17112024Headline:

Stella Azzurra, parte la lunga marcia in B

Tommaso Rossetti taglia la retìna dopo la vittoria playoff

Tommaso Rossetti taglia la retìna dopo la vittoria playoff

Stella Azzurra, dove eravamo rimasti? A quel giorno di giugno, sì, a quel canestro da tre punti firmato da Tommaso Rossetti, a quel sorpasso, al suono della sirena e poi delle trombe, e dei cori. Alla promozione in serie B dei canestri, eravamo rimasti, ed è proprio da qui che si riparte stasera, alle 19, nel forno del PalaMalè, per il raduno di inizio stagione. Con una premessa che è logica: la festa è finita, la categoria è cambiata, e l’obiettivo minimo è fare bella figura.
Coach Fausto Cipriani lo sa, perché lui è uomo di lavoro, e sul lavoro – nei primi giorni atletico, poi anche tecnico – costruirà questo nuovo viaggio. Insieme a lui, in panchina, ecco lo staff, con il monumento Lillo Ferri e il gradito ritorno di Umberto Fanciullo (uno che oltre a capirci sa fare anche gruppo).
E il roster, come è il roster? I confermati sono appena cinque (Brunelli, Chiatti, Meroi, Rogani e Rossetti, e questo è lo scotto da pagare al salto di categoria. Cinque pure i nuovi, almeno finora: il pivot Cecchetti è il più anziano – si fa per dire – coi suoi 23 anni, esperienze a San Severo, Recanati e Latina. La guardia Meschini (già nel giro delle nazionali giovanili), le ali Manetti e Rovere hanno vent’anni, appena diciotto invece per Mauro Fogante. Il mercato è aperto, e l’impressione è che un altro lungo serva, a patto che sia di categoria.
La società in estate ha fatto un lavorone, riconfermando il fondamentale sponsor Ilco, ampliando i quadri dirigenziali (è arrivato l’avvocato Luca Mecarini) e potenziando come sempre il settore giovanile. Incognite? Intanto il girone, che vede grandi realtà del basket italiano anche se un po’ decadute: da Montegranaro, che ospiterà l’esordio della Stella domenica 5 ottobre, a Rieti (il derby d’andata è a dicembre, non prendete impegni), ai romani della Stella Azzurra, fino a Rimini.
Ci sarebbe un’ultima cosa. Il rapporto tra la Stella e la città. Che nei giorni dei playoff sembrava essere decollato, col palazzetto pieno e poi – dopo la vittoria – i riconoscimenti ufficiali. Ora c’è da sperare che l’estate non abbia cancellato quell’empatia, che anche in Dnb il pubblico non manchi, e che le realtà economiche e amministrative facciano quel che possono per aiutare il club di via Oslavia. I lavori urgenti al PalaMalè, promessi dal Comune, sono soltanto un punto di partenza: occorre non spezzare l’incantesimo nato la scorsa primavera, perché solo così si può centrare un traguardo, qualunque esso sia.

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