Impiantisti fai da te? Ahi, ahi, ahi! C’è purtroppo ben poco da ridere perché il fenomeno dell’auto-installazione di climatizzatori, generatori di calore e componentistica per impianti elettrici è in crescita a discapito della tutela della salute e della sicurezza. Spinti dalla crisi e invogliati da pubblicità incoscienti e sconsiderate che invitano al fai da te, sono sempre più coloro che s’improvvisano elettricisti e termoidraulici, eseguendo lavori nelle abitazioni senza rispettare i minimi requisiti di sicurezza.
«Oltre ad essere pericoloso e potenzialmente dannoso per la salute – spiega Andrea De Simone, direttore di Confartigianato imprese di Viterbo – il fenomeno danneggia i nostri impiantisti qualificati che, a fronte di una competenza acquisita con il tempo e di una cultura della sicurezza maturata sul campo e con la partecipazione a una formazione continua e professionalizzante, che è costata loro tempo e denaro, si vedono penalizzati a causa della vendita diretta al pubblico, spesso accompagnata da mini corsi estemporanei alla bene e meglio».
La denuncia arriva forte e chiara dai vertici dell’associazione di categoria che richiama alla tutela del consumatore e delle imprese. Del resto, è poco verosimile che con poche ore di corso in negozio o, peggio ancora, seguendo uno dei tanti tutorial forniti dal web si possano acquisire le competenze degli addetti ai lavori. «È bene ricordare – continua De Simone – che i lavori di installazione in questione devono essere eseguiti obbligatoriamente da un’impresa abilitata dalla Camera di Commercio. In caso contrario, qualora si verificasse un incidente e si riscontrasse che l’impianto non è stato eseguito a regola d’arte e certificato, il proprietario, oltre a non beneficiare del risarcimento previsto dalla stipula di eventuali assicurazioni sulla casa, ne risponderebbe penalmente».
Insomma, ci sono casi in cui chi fa da sé per risparmiare non solo sbaglia, ma rischia anche di dover poi pagare molto di più di quanto gli costerebbe rivolgersi a un impiantista qualificato. Ricordiamo infatti che sono previste pesanti sanzioni a carico di chi affida i lavori e a carico di chi li esegue senza essere in possesso dei titoli richiesti. Non solo, anche la manutenzione di tutti gli impianti è rigidamente regolamentata e riveste un ruolo fondamentale nella gestione della sicurezza. «Così come l’installazione di impianti è vietata dal decreto 37 del 2008 e prima ancora dalla legge 46 del 1990 – incalza il direttore di Confartigianato – e il settore della climatizzazione è regolamentato dal Dpr 43 del 2012, anche la regolare manutenzione è sottoposta a un regolamento che impone che siano aziende in possesso di certificazione a prendere in carico i lavori».