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In Provincia è il giorno dei politici

Il presidente Marcello Meroi

Il presidente Marcello Meroi

Appuntamento verso le dieci a palazzo Gentili per le dimissioni degli assessori tecnici ed il ritorno della giunta politica. Se poi questo lunedì sarà un giorno fausto o infausto – sassolino bianco o sassolino nero, come li segnavano gli antichi romani -, be’, è tutto da vedere nel futuro prossimo. Lasciano i tecnici, dunque: Arena, Costa, D’Angelo e De Angelis si fanno da parte in silenzio e con spirito di servizio, così come lo scorso febbrario avevano accettato l’incarico dal presidente Meroi. Le vicendevoli lettere di ringraziamento sono già pronte.
Poi viene il bello, perché ci sarà la prima riunione operativa dei cinque politici, scelti martedì scorso dopo mesi di trattative in maggioranza, di ultimatum lanciati con la perentorietà di un canarino, dopo falsi annunci e retromarcie. E pensare che tutto era nato dalle buonissime intenzioni – e condivise da tutta la maggioranza – di mettere mano alla giunta “per abbassare i costi della politica”. Da allora in poi è successo di tutto. Fino all’accordo finale, prima sui numeri e sui nomi degli assessori poi, dopo un altro po’ di cinema, anche sulle deleghe. Che qui ricapitoliamo per dovere di cronaca.
Il Nuovo Centrodestra ha Paolo Equitani (vicepresidente e delega all’Ambiente) e Giuseppe Fraticelli (Cultura, Grandi eventi, Edilizia scolastica e Rapporti con l’università). Forza Italia si affida a Franco Vita, transitato dall’Udc (nel frattempo è sucesso anche questo) e con competenze per Agricoltura, caccia, pesca, Scuola alberghiera, Attività produttive, Mobilità, Personale e Polizia provinciale. L’Udc, con Andrea Danti, ottiene il Bilancio, Formazione, Politiche giovanili, Terza età, Sport e Turismo. Fratelli d’Italia ha scelto Giuseppe Talucci Peruzzi, con competenze a Lavori pubblici, Affari generali, Sport, Protezione civile e Patrimonio.
Questa la squadra. Con l’obiettivo di arrivare così alla primavera del 2015, vale a dire alla scadenza naturale del mandato prima che la riforma Delrio cambi struttura e competenze degli enti Provincia. C’è da affrontare la normale amministrazione, ma anche i problemi urgenti dei precari (che stanno molto a cuore anche alla minoranza) e dei risarcimenti per l’alluvione in Maremma, in arrivo dalla Regione. Ma c’è anche la minaccia che qualche altra cosa venga a turbare la ritrovata armonia. E qui è impossibile non pensare ai risultati delle elezioni del prossimo 25 maggio: quelle europee ma soprattutto quelle amministrative, che nei 27 comuni al voto vedono in campo molti protagonisti -più o meno occulti – anche delle vicende di palazzo Gentili. Se dalle urne uscisse qualche sorpresa, ecco che gli echi potrebbero arrivare fino a via Saffi. Con conseguenze politiche difficilmente previdibili, per il momento. O forse, visti i precedenti, prevedibilissime.

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