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“Ha funzionato la collaborazione”

Armando Malè

Armando Malè

Passeggia tra gli allestimenti con le mani raccolte dietro la schiena. Baffo imbiancato da lupo di mare e nipotini in scia. In questi giorni la sua creatura compie ventotto anni. E lui se la gode. Non in solitaria. Ma in mezzo a più di settantamila persone.

È l’ideatore, il padre fondatore, il custode, il marito e l’amante dell’ente autonomo San Pellegrino in fiore. È Armando Male’. Per quanti (pochi) non lo conoscessero. Quello a cui ancora oggi la moglie dice: “Ma quel dì dell’87 non potevi pensare ad altro?”. No. Armando pensava ai fiori. Al meraviglioso centro storico di Viterbo. E a come accorpare le due cose. Perché: “Dobbiamo abbellire i monumenti e gli scorci, non ricoprirli”. E questa filosofia di pensiero ha portato ai risultati odierni.

Una città finalmente viva. Felice. E principalmente una città vetrina. “Tantissimi stranieri – commenta compiaciuto – Molti più del solito. Per quella che si può serenamente definire la mostra mercato del centro Italia. Una manifestazione popolare. Basata sul piacere di esporre e su quello di acquistare. Con tutte le sfumature che poi fanno da contorno”. Tipo i ristoranti pieni. I bar presi d’assalto. Alberghi e b&b completi. Commercianti vari appagati. “Ha funzionato la collaborazione – spiega – la rete. Tra associazioni. Ma anche tra imprenditori. Tanto sul lato sponsor, quanto sul profilo umano. Il dialogo. Nessuno con la puzza sotto il naso. Tutti pronti a cooperare”.

E non solo. Probabilmente, come poi scritto ieri su queste colonne, ha spinto bene anche la campagna pubblicitaria. Studiata dall’ente, a braccetto col Comune, e passata su piattaforma informatica. “Internet è internet – chiosa – Facebook un canale incredibile. Complimenti all’ingegner Scialacqua. Lavoro di marketing impeccabile che tornerà utile nel futuro”.

A questo punto però, come vuole la prassi di chi esce da vincitore (seppur sfinito), quale richiesta si può fare all’amministrazione in vista del 2015? “Li ringrazio – chiude – perché sono stati impeccabili. E, come loro, partner e sponsor. Allestitori e ogni singola persona passata. Cosa si può migliorare? Noi ci impegneremo ad allestire con maggior cura e amore. Al Comune chiedo l’appoggio. E spero inoltre che, se si vuole sviluppare turismo, si provveda a sistemare parcheggi e bagni pubblici”.

Prima le strutture, in sostanza. Poi i fiori. Poi godiamocela pure.

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