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Sono i sutrini i più ricchi della Tuscia

La mappa del reddito della provincia di Viterbo (in rosso i comuni più poveri)

La mappa del reddito della provincia di Viterbo (in rosso i comuni più poveri)

Sorpresa: non è Viterbo il comune più ricco della Tuscia, ma Sutri. Città antichissima e a questo punto anche col portafogli più gonfio. Lo si evince dai dati Irpef sul reddito medio pro capite, forniti dal ministero dell’Economia e delle Finanze e relativi all’anno 2012. Qui si può vedere un’utilissima mappa completa dell’Italia coi dati comune per comune.

Viterbo città, con 20554 euro di reddito medio pro capite è in linea col dato nazionale, anche se si vede sfuggire il primato nella provincia da Sutri, che ha molti meno abitanti ma più ricchi, anche se di poco: i sutrini hanno dichiarato mediamente 20568 euro. E’ una notizia, perché se si va a guardare la situazione delle altre province italiane, di solito il capoluogo – la città – è quella che se la passa meglio. Succede quasi ovunque, specie al centro sud, con le eccezioni di quei luoghi come Cortina d’Ampezzo (per ovvi motivi di gran lunga il comune più ricco del Bellunese), o Lajatico, paese toscano che surclassa il suo capoluogo Pisa forse perché li ha la residenza il cantante milionario Andrea Bocelli, che alza la media.

Ma torniamo ai fatti di casa nostra. Sutri batte Viterbo, d’accordo, e il podio è completato un po’ a sorpresa da Orte, unica altra realtà viterbese che sfonda il tetto dei 20mila euro a persona (20087), quindi ecco Vitorchiano, che forse per aver accolto negli ultimi anni molti viterbesi, può sfoggiare un dato eccellente: 19747 euro di reddito medio. L’area sud della provincia si conferma però la più ricca grazie a Monterosi (19740 euro) Nepi (18679) Ronciglione (18562), Capranica (18043). Il derby tra i due centri più grandi della Tuscia, dopo il capoluogo, se lo aggiudica Tarquinia: i tarquiniesi hanno dichiarato nel 2012 mediamente 18442 euro, mentre a Civita Castellana – complice anche la crisi del settore ceramico – si fermano a 17153. Ma veniamo alle comunità più povere, tutte nella zona nord della provincia. Tessennano non solo è il paese più piccolo del Viterbese (con meno di quattrocento abitanti) ma anche quello con le dichiarazioni più basse: 12372 euro pro capite. Lo scavalca, ma di pochissimo, Ischia di Castro con 12380. Poi Onano (12541) e Cellere (12685). Insomma, ottomila euro in meno, mediamente, rispetto a quel che guadagnano i cugini di città.

Curiosità: per valutare bene l’incidenza del reddito sulla popolazione si usa l’indice Gini, una cifra compresa tra lo zero e l’1 che indica se la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi o di molti: più si avvicina all’1 e meno persone sono ricche. Per Viterbo l’indice è abbastanza basso (0.38), segno che la ricchezza è diffusa.

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