Paga Pantalone? Sembra proprio di sì. Almeno per quel che riguarda gli immobili che palazzo dei Priori ha ceduto in affitto ai privati. Appartamenti, ma soprattutto locali di natura commerciale per i quali la morosità ha abbondantemente superato il livello di guardia, avendo raggiunto la ragguardevole cifra di 587.168,98 euro.
Lo ha certificato, mettendo nero su bianco, il collegio dei revisori dei conti, dopo un’accurata indagine conoscitiva effettuata nel settore che si occupa del patrimonio comunale, fotografando la situazione allo scorso 30 settembre. Alcuni casi risultano clamorosi: come quello di un locale di via Marconi, il cui affitto annuo ammonta a circa 42.000 euro, che deve dare al Comune quasi 130 mila euro. Segno che da circa tre anni non ha più sborsato un cent. Stessa cosa dicasi per un locale di piazza San Carluccio (40 mila euro di affitto annuo, 53 mila euro da pagare) o di via del Massaro (10.700 euro di affitto annuo, 24 mila euro da pagare), tanto da far stigmatizzare al collegio dei revisori dei conti il fatto che palazzo dei Priori non avrebbe fatto abbastanza per il recupero di un credito che ha anche conseguenze sul bilancio. “Si invita l’ente – scrivono infatti i revisori – a valutare l’accantonamento prudenziale di un’adeguata posta contabile a titolo di fondo svalutazione crediti che renda indenni gli equilibri generali del bilancio per quelle situazioni che potranno presentare evidenti difficoltà di recupero”. Tradotto: reperite risorse da qualche altra parte perché incassare tutti quegli arretrati sarà oltremodo complicato.
Chi ha alzato da giorni la voce (ma è finora rimasto inascoltato) è il vice capogruppo del Pd Alvaro Ricci: “Seicentomila euro d’affitti che il Comune non riesce a riscuotere, ma questi soldi li ha già spesi e adesso per recuperarli si dovranno giocoforza fare altri tagli”. Ricci non risparmia critiche al sindaco e alla sua giunta: “Sono per lo meno tre anni che sistematicamente sia in sede di bilancio di previsione che in sede di consuntivo faccio rilevare il grave problema dei mancati introiti degli affitti dei beni di proprietà comunale. Come sempre accade quando queste denunce vengono dall’opposizione, rimangono lettera morta. Convinto della gravità del problema ho chiesto ed ottenuto una relazione da parte del Collegio dei revisori dei conti, che ringrazio pubblicamente, che conferma le mie preoccupazioni. I revisori dei conti infatti, esprimono seri dubbi sulla effettiva possibilità di riscossione di questi crediti. Siccome i soldi non sono entrati, ma sono già stati spesi, si rischia di far saltare gli equilibri di bilancio. Il sindaco si è giustificato con la crisi che attanaglia le attività commerciali. Vero, rispondo, ma mi domando: altri operatori economici che hanno in affitto locali di proprietà privata, hanno la stessa possibilità di non pagare affitti per mesi e in alcuni casi anche anni (addirittura oltre cinque)? Non è che alla fine saranno i cittadini a dover pagare? I seicentomila euro di mancati introiti dovranno essere coperti da altrettanti tagli per mantenere in equilibrio il bilancio. Ma dove saranno operati? Attendo risposte”.
Già, risposte. E ad attenderle non c’è solo Alvaro Ricci.
Assommiamo i 200mila euro dati come “premio produttività” ai dirigenti del Comune (ma per cosa???) e siamo a quota 800mila euro di soldi buttati..e poi ci dicono che non ci sono i soldi per le strade