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Civita Castellana: nuovo laparoscopio

Inaugurata all’Andosilla la nuova colonna laparoscopica
La strumentazione di ultima generazione è stata donata dall’associazione
Una mano al tuo ospedale
con il contributo dell’Amministrazione comunale di Civita Castellana

Ieri pomeriggio, lunedì 14 ottobre, presso la sala conferenze dell’ospedale Andosilla di Civita Castellana, è stata inaugurata la Colonna laparoscopica messa a disposizione dell’équipe dell’unità operativa di Chirurgia generale.

La strumentazione, completa di vari accessori, è stata acquistata dall’associazione Una mano al tuo ospedale con un sostanzioso contributo dell’Amministrazione comunale di Civita Castellana. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il commissario straordinario della Ausl di Viterbo Luigi Macchitella, il sindaco Gianluca Angelelli, il presidente dell’associazione falisca Luciano Caregnato, il direttore sanitario della Ausl Patrizia Chierchini e il direttore sanitario dell’Andosilla Franco Bifulco.

La colonna laparoscopica donata alla Chirurgia generale civitonica è un macchinario ad alta definizione e di ultima generazione. “Le caratteristiche della nuova e tanto attesa strumentazione – spiega il direttore del reparto, Fabio Cesare Campanile – consentono una visione ottimale nel corso degli interventi di chirurgia laparoscopica e complessa che già sono uno dei punti di forza della nostra struttura. Questa tecnica chirurgica consente di operare attraverso dei piccoli fori con una riduzione del dolore postoperatorio e della durata della degenza. In generale, se pensiamo alle lunghe incisioni indispensabili fino a qualche anno fa, oggi siamo in grado di garantire al paziente una migliore qualità di vita”.

La Chirurgia generale dell’Andosilla già oggi effettua oltre 400 interventi di chirurgia laparoscopica ogni anno, tra questi molte sono le operazioni di chirurgia avanzata su patologie complesse, come l’asportazione del colon e il trattamento dell’obesità, di laparoceli e delle ernie della parete addominale. A Civita Castellana circa la metà di tutti gli interventi chirurgici (e più dell’80% degli interventi all’addome) è effettuata in laparoscopia.

La colonna laparoscopica è stata donata dall’associazione Una mano al tuo ospedale che da sempre raccoglie i fondi che i cittadini, civitonici e non, vogliono destinare al supporto del loro ospedale. “Con questa nuova apparecchiatura – ha commentato il presidente Luciano Caregnato – il reparto di Chirurgia generale dell’Andosilla acquista ancora più prestigio in quanto permette agli operatori sanitari di effettuare interventi in laparoscopia con maggiore precisione e possibilità di successo. È l’ennesimo obiettivo che l’associazione raggiunge grazie a tutti i cittadini che da sempre ci sostengono, anche con la donazione del 5×1000 nella dichiarazione dei redditi, e alla generosità delle aziende, dei Caf e degli Enti locali. Un insieme di soggetti che ci ha permesso in otto anni di raccogliere oltre un milione di euro che noi abbiamo utilizzato per donare all’Andosilla attrezzature di ultima generazione e materiale d’arredo al fine di migliorare la qualità dell’assistenza erogata alla popolazione”.

L’associazione in questo caso è riuscita nell’intento grazie a uno stanziamento di 20mila euro erogato dal Comune di Civita Castellana. “La nostra partecipazione all’iniziativa di Una mano al tuo ospedale – ha detto il sindaco Gianluca Angelelli – è stata da subito convinta perché contribuisce a dare certezza ai nostri cittadini rispetto al loro ospedale. Con il potenziamento della chirurgia laparoscopia diamo un segnale tangibile verso l’affermazione e il rafforzamento di tutte quelle eccellenze che l’ospedale deve sempre di più esprimere e offrire in maniera immediata e qualificata alle persone che vivono in questo comprensorio”.

“Ringrazio Una mano al tuo ospedale e il Comune – ha, infine, concluso il commissario straordinario della Ausl di Viterbo, Luigi Macchitella – per l’acquisto della colonna laparoscopica. Una attrezzatura che potenzia una funzione che riteniamo strategica e fondamentale nell’area della chirurgia che nella nostra azienda è ancora troppo legata a interventi di tipo tradizionale, contribuendo a far crescere il tasso di mobilità passiva. L’ospedale di Civita Castellana, per avere una sua identità forte, deve essere all’avanguardia altrimenti rischia di non essere in linea con le richieste dei cittadini. Dobbiamo costruire delle sinergie per fare in modo che la struttura diventi un punto di rifermento per un’area vasta, con un bacino di utenza importante, che superi i confini provinciali e aziendali. Un bacino di utenza congruo e un servizio erogato di qualità sono due elementi irrinunciabili affinché nessuno possa mettere più in discussione la funzione strategica dell’ospedale di Civita Castellana nel Viterbese e nel sistema sanitario regionale. Ma è uno sforzo che dobbiamo continuare a fare insieme”.

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