Stato di salute del lago di Bolsena: è rissa. Tra centro destra e centro sinistra. Ciascuno impegnato a puntare il dito accusatorio contro chi ha governato la Regione: fino alla primavera scorsa Renata Polverini (Pdl) e ora Nicola Zingaretti (Pd). Le baruffe riguardano il depuratore del Cobalb, gestito dal consorzio dei comuni rivieraschi, che non funziona più come dovrebbe.
“Il problema – dice Paolo Equitani, assessore provinciale all’Ambiente – è stato da noi portato all’attenzione della Regione già ai tempi della Polverini, sollecitando lo stanziamento delle risorse necessarie a superare lo stato di criticità. Furono stanziati 200mila euro per tamponare l’emergenza, assicurando poi l’erogazione di due milioni di euro per l’intervento complessivo. Somma iscritta a bilancio ma vincolata all’alienazione dei beni regionali. Non abbiamo mancato all’epoca di polemizzare con la presidente Polverini, dimostrando chiaramente come avessimo a cuore lo stato di salute del lago, indipendentemente dalle casacche politiche. Poi è arrivata la Giunta Zingaretti ma la situazione non è cambiata”.
“Basta parole. Occorre intervenire tempestivamente sulla delicata situazione del sistema di depurazione acque Cobalb”, prorompe un altro uomo Pdl, il consigliere regionale Daniele Sabatini. “Sono assolutamente cosciente – sottolinea – delle difficoltà amministrative, contabili e burocratiche, ma, come ho rappresentato all’assessore regionale all’ambiente Fabio Refrigeri, Bolsena non può attendere. Nessuno pretende che la Regione intervenga per coprire costi di gestione tout court del Cobalb, ma finanziare le opere e gli interventi necessari all’ecosistema lago resta nella responsabilità economica e politica della regione Lazio”.
“Il centrodestra ha venduto solo la Fontana di Trevi come fece Totò”, ironizza il consigliere regionale Riccardo Valentini (Lista Zingaretti). Che aggiunge: “E’ ora di farla finita con la demagogia e le strumentalizzazioni. Cerchiamo di chiudere con la vecchia politica ed ognuno si assuma le proprie responsabilità e sia trasparente con i cittadini”.
Domanda inevitabile a Valentini: quale è il vero problema? “La situazione in cui versa oggi il lago di Bolsena – è la risposta – trova le sue radici nel passato. Il centrodestra aveva tutte le possibilità di avviare il risanamento del bacino lacustre. Ma ha solo promesso senza mai realizzare l’adeguamento di rete fognaria e impianto di depurazione”.
Dal punto di vista strutturale, la rete fognaria è costituita da una serie di stazioni di sollevamento che fanno via via confluire il refluo all’impianto di depurazione che poi lo immette, depurato, nel fiume Marta. “Rete e impianti – spiega Valentini – sono piuttosto datati e negli ultimi anni non sono stati effettuati interventi risolutivi, ma solo manutenzione ordinaria, pertanto alcune pompe risultano usurate e in alcuni casi sono appena sufficienti a smaltire il refluo. Perciò, in caso di malfunzionamenti, può accadere che il refluo non depurato fuoriesca da qualche stazione di sollevamento, sversando nel lago. In tutto ciò, il Cobalb ha molti debiti e non è in grado di provvedere ad una manutenzione straordinaria”.
“La giunta precedente – prosegue Valentini – nei suoi tre anni di governo previde un intervento di circa 2milioni di euro per l’adeguamento della rete fognaria e dell’impianto di depurazione. Un importo che però alla fine non è risultato disponibile, perché nel corso del 2012 il capitolo al quale faceva riferimento il finanziamento dell’opera era legato alla dismissione del patrimonio immobiliare della Regione, e quindi di fatto non era possibile effettuare gli impegni di spesa. In sintesi, la Polverini ha illuso i cittadini stanziando finanziamenti che di fatto non c’erano. Per usare un eufemismo, ha venduto la Fontana di Trevi come fece Totò”.
“Per quanto ci riguarda – conclude Valentini – siamo impegnati a trovare le risorse necessarie per ripristinare la rete fognaria e l’impianto di depurazione in modo definitivo ed uscire dall’emergenza. Risorse certe, iscrivibili in bilancio e immediatamente spendibili. Questi sono i fatti del nuovo corso della Regione di Zingaretti, e non le illusioni e le promesse di facciata a cui eravamo abituati”.
Sempre più ficcante Riccardino Valentini, ovvero la testa più lucida della Pisana.