Rispetto al provvedimento approvato dal Governo mercoledì scorso, che prevede la cancellazione della tassa sulla prima casa (Imu) la Cgil ritiene sia un provvedimento a favore di chi problemi non ce l’ha e non li ha mai avuti a pagare una tassa sulla casa. E’ iniqua proprio perché è stata annullata per tutti indistintamente: non ci sembrava fosse il problema principale da risolvere. E’ una chiaro segnale di ingiustizia. Piuttosto sarebbe stato opportuno e giusto dare più risorse a lavoratori e pensionati, alla parte più disagiata della popolazione.
La preoccupazione adesso è l’aumento dell’Iva, che graverà ancora una volta sui più poveri del paese, perché lieviteranno i costi dei beni di consumo. Inoltre per quanto riguarda la prossima tassa, la service tax, nuovo nome ma stesso significato, molto dipenderà dai Comuni. Auguriamoci che questa scelta non si traduca nel fatto che debbano pagare solo gli affittuari. Ricordo che nella Tuscia abbiamo ampie aree di sofferenza tra i lavoratori del Distretto di Civita Castellana e non solo. Tra le decine di lavoratori che sono senza pensione e senza stipendio, migliaia di giovani che sono costretti ad emigrare per trovarsi un lavoro, sempre più difficile trovarlo in provincia di Viterbo.