Una situazione paradossale che va a colpire ulteriormente persone già messe a dura prova dalle difficoltà quotidiane. La giunta Zingaretti e la politica non possono nascondersi dietro l’alibi delle ferie per giustificare la sospensione del pagamento della rata di agosto del reddito minimo garantito. Chi versa in evidente stato di bisogno non può attendere il 15 settembre, data in cui è stata posticipata l’erogazione di agosto, per riscuotere quel minimo che gli consente di sopravvivere. Indigenti che, tra l’altro, sono venuti a conoscenza del mancato pagamento dell’assegno solo quando si sono recati a riscuotere. Un modo di agire che dimostra scarsa sensibilità e responsabilità nei confronti dei cittadini in difficoltà.
Mi attiverò immediatamente affinché si individuino procedure che consentano di anticipare il pagamento della rata di agosto. Ritengo doveroso, come uomo prima che politico, garantire il massimo impegno per una veloce risoluzione della vicenda.
Il Sor Sabatini questa volta ha partorito un atto piccolo. Lo copra ugualmente.