“Sarà un corso di laurea molto agile, aperto all’Europa, con il massimo coinvolgimento degli studenti e pieno di novità per prepararli al confronto con realtà sempre più globalizzate”. Così il professor Giulio Vesperini direttore del Dipartimento di Studi umanistici e sociali, ha cominciato ad illustrare il nuovo corso di laurea in Giurisprudenza le cui iscrizioni sono aperte già da ieri,1 agosto. Non c’è numero chiuso. E’ un corso di laurea magistrale: per ora saranno attivi i primi 3 anni ma poi diventeranno 5. Comprende nel ciclo completo 30 esami. Sarà il complesso di S. Carlo ad ospitare la nuova struttura. In tutto 24 docenti, di cui 2 a contratto, terranno le lezioni a partire dal prossimo ottobre. Sarà il professor Paolo Grossi, giudice della Corte Costituzionale, a tenere la prolusione il 1 ottobre. Già sono pervenute all’Università della Tuscia centinaia di domande di immatricolazione soprattutto di nuovi studenti e di altri che già frequentano corsi di laurea in Giurisprudenza presso altri Atenei e che vogliono tornare nella loro città o avvicinarsi il più possibile alle loro famiglie.
“Sono tre le linee guida del nuovo corso di laurea – ha detto il professor Vesperini- lungo le quali ci siamo mossi per proporre ai giovani la migliore offerta formativa. Dare agli studi una formazione idonea a muoversi bene nel mondo globale con specifico riferimento all’Europa. Per questo ci saranno alcuni corsi sperimentali proposti totalmente in lingua inglese, per chi vorrà seguirli. Gli studenti saranno abituati da subito all’uso della terminologia internazionale. Il secondo importante aspetto è connesso alla relazione che esiste tra diritto ed economia, che è alla base di un buon giurista moderno. Il terzo aspetto che ci ha guidato nella costruzione di questo nuovo corso di laurea – ha aggiunto il professor Giulio Vesperini – è l’approccio con gli studenti ed il loro massimo coinvolgimento nelle lezioni. In questo contesto ci saranno tante novità a cominciare dalla discussione in aula di sentenze e decisioni su atti amministrativi importanti (dati a loro in precedenza) facendo assumere ai ragazzi il ruolo di avvocati e pubblici ministeri. Inoltre sarà introdotto subito l’uso del linguaggio giuridico. Si tratta in pratica di simulazione di processi. Teoria e pratica insomma fortemente integrate”. L’obiettivo dichiarato è di raggiungere nel giro di pochi anni il massimo livello didattico così da diventare punto di riferimento in Italia.
Lo scorso anno accademico fu avviato il corso in Scienze Giuridiche, una sorta di ponte per l’attuale avvio del corso di laurea in Giurisprudenza. Il primo, ha confermato il professor Vesperini, verrà portato a termine, ma chi vorrà potrà già passare al secondo. Tutte le informazioni sono infine disponibili sul sito dell’ateneo.