Trascriviamo un post su Facebook lasciato da Claudio Barbaro
Viterbo,2.8.24
” Dopo una riflessione sulla vicenda Carini, vorrei condividere alcune considerazioni, sottolineando che non è mia intenzione alimentare banalmente una corrente di pensiero unico a destra, al punto da far sembrare che esista un “politicamente corretto conservatore”. La pluralità di opinioni e il dibattito aperto sono essenziali per una società libera.Passando al merito della questione, è evidente che la questione principale sia chiarire se, e in che misura, una persona con una differenza ormonale rispetto alla media degli altri partecipanti in una competizione sportiva, abbia il diritto di partecipare alla gara beneficiando dei vantaggi che tale differenza endocrina/metabolica può conferire. È altrettanto vero che l’atleta algerina coinvolta ha un curriculum sportivo mediocre, il che non la rende automaticamente imbattibile. Questo è un aspetto che dovrebbe essere considerato con maggiore attenzione nel contesto delle discussioni sportive.Vorrei esprimere i miei dubbi – tali semplicemente sono sempre nel solco di un ragionamento sulla questione – anche riguardo l’atteggiamento manifestato da Carini. Se da un lato le sue dichiarazioni post-match sono state equilibrate, credo che, nel rispetto della mission di un atleta, Carini avrebbe dovuto combattere, mostrando determinazione e spirito sportivo, concentrandosi sulla competizione. Nel pugilato, d’altronde, le botte si danno e si prendono e un atteggiamento combattivo e proattivo avrebbe potuto ispirare molti. Forse più di un abbandono così repentino.Credo sia importante affrontare queste tematiche con equilibrio e rispetto, cercando soluzioni che possano essere condivise e comprese da tutti, senza cadere in atteggiamenti vittimistici che rischiano di polarizzare ulteriormente il dibattito.