Redazione
Viterbo,19.5.23
L’onnipresente assessore Aronne, in riposta di un’interrogazione in Consiglio comunale, ha riferito che è pronto dal suo ufficio la pubblicazione di un provvedimento (bando ?, manifestazione intereresse ?) che preveda la “sistemazione” dell’area termale del “Bagnaccio”, quindi se ne consenta la riapertura.
Detto, chiaro e tondo, l’area termale facente parte di una proprietà privata ricade inzona agricola, quindi non sarà possibile che non pianterci un ombrellone e null’altro pertanto con esclusione di ogni altro fabbricato sia pure di modeste dimensioni, sarà messa a disposizione in seguito ad una gara senza per nulla privilegiare chi nella zona ha creato un centro termale apprezzato da viterbesi e turisti.
Anche in questa occasione l’amministrazione comunale viterbese a guida Frontini si dimostra impreparata e confusa nella gestione di Vtierbo Città termale.
Qualsiasi provvedimento nasca dalle promese vane fatte dall’arch.Aronne, come del resto ogni altra nasca dalla sua bocca, si presenta come un ennesimo pasticcio che assolutamente risolve il problema della libere terme.
In pratica, il Comune, che doveva secondo le reboanti promesse fatte in campagna elettorale, dare sviluppo al termalismo viterbese è all’anno zero.
Nessun intervento pubblico perchè fruibilità di siti termali comunali possano aver sviluppo si è visto. Solo balbettii e le Terme ex INPS oggi proprietà comunale ancora senza idea di recupero, l’area del Bulicame praticamente ferma, proteste addirittura del massimo concessionario termale, “Terme dei papi” della famiglia Sensi a rischio difetto di acqua proprio per l’indiferenza del Comune nei suoi confronti.
A questo punto la bocciatura sotto ogni profilo della giunta Frontini, carente sotto ogni aspetto, anche solo quello di reclamare una sosta o quantomeno un passaggio in centro a Viterbo nella prossima Mille Miglia, cosa che invece avviene in centri della Provincia (Ronciglione e Marta). Per non parlare d’altro.
Che ancora dovremo aspettarci ?