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Viterbo,3.5.24
“Allarme” conti dopo soli 22 mesi di amministrazione Frontini. Palazzo dei Priori spende più di quanto incassa, secondo il rendiconto della gestione 2023. A guardarsi intorno, sembra difficile crederlo: strade piene di buche, erba alta, fontane a secco senza pulizia, di termalismo non se ne parla più nemmeno, frazioni praticamente dimenticate, parte dei soldi per risanare Francigena li hanno chiesti ai viterbesi con la lievitazione della tariffa oraria, dietro all’angolo anche l’aumento della Tari con il nuovo servizio di igiene urbana. Ma, insomma, il Comune dove li spende i soldi? Il rendiconto della gestione 2023 chiude in negativo e arriva oggi a certificare quello che stiamo dicendo oramai da mesi: l’amministrazione Frontini non sa che pesci pigliare e, forse, proprio per questo, spende in tutto e in niente, senza risultato. Oggi il rendiconto della gestione 2023 diventa un po’ come la cartina di tornasole di evidenti carenze, come dimostra anche l’esiguo numero di consigli comunali di questi 22 mesi, gli ordini del giorno ridotti al lumicino, con pochissime pratiche da esaminare e votare per mandare avanti la macchina comunale. La città è ferma. E pensare che le indennità riconosciute al sindaco e alla giunta di sette assessori è aumentata vertiginosamente, arrivando a costare alle tasche dei viterbesi oltre un milione di euro all’anno. Se fino ad ora non si sono visti grandi risultati, ci chiediamo cosa aspettarci nei prossimi mesi con i soldi che iniziano a scarseggiare. Ricordiamo che le casse comunali, all’arrivo di Frontini a Palazzo dei Priori, godevano di buona salute, con gli stessi saldi dei conti in positivo e la valanga di milioni di euro ottenuti con il PNRR da chi l’ha preceduta. Un’eredità taciuta da chi, fino ad oggi, è apparsa interessata unicamente a tessere la lista dei demeriti di chi c’era prima. Elenco, purtroppo per lei, in cui, stavolta, non potrà inserire il cambio di segno da positivo a negativo dei conti comunali avvenuto con il suo arrivo a Palazzo dei Priori. Tutto merito suo. La domanda che resta aperta ora è una: a fronte delle spese effettuate, c’è una città migliore? Non siamo noi a dover dare la risposta. Siamo certi che ogni singolo cittadino ce l’ha già.
Andrea MicciConsigliere comunale di ViterboLega