di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,24.4.24
Direi comico il sentimento dell’avv. Enrico Mezzetti, presidente prov.le della ANPI-Ass.Naz.Partigiani d’Italia- di Viterbo, che dichiara essere la data del 25 aprile la ricorrenza più importante, superiore ad ogni altra, 2 giugno, Festa della Repubblica compresa. Certamente Mezzetti è un laico, quindi se ne impipa delle feste religiose (salvo Ramadam !), ma mettere in secondo piano la Festa Nazionale del 2 giugno è un’offesa a noi tutti cittadini italiani.
Certo, per l’avv. Mezzetti, che all’epoca della guerra partigiana era in fasce e che gli associati all’ANPI che veramente combatterono negli anni 1943/1945, sono ormai nel regno dei più, la ricorrenza del 25 aprile a Viterbo è la sola occasione che gli viene concessa per avere tribuna, cioè presentarsi in piazza con fazzoletto rosso al collo e sopratutto tenere un un microfono per parlare. Gli viene concesso una volta l’anno, negli altri 364 giorni Mezzetti è solo conosciuto nelle aule di Tribunale come avvocato.
E’ proprio che in occasione dei “festaggiamenti” pubblici del 25 aprile dove il predetto presidente provinciale ANPI, che ormai più che un’associazione di reduci appare un partito politico di estrema sinistra vicino ai terroristi, ebbe occasione nel recente passato di denigrare le Forze Armate italiane, criticare la politica della difesa nazionale ed addirittura prendersi l’ardire di non salutare le autorità presenti.
Un atteggiamento quello dell’avv. Mezzetti veramente pietoso, dimostrativo del livore ed odio che in alcuni ancora alberga dopo 80 anni dai fatti che videro la data del 25 aprile come liberazione da un sistema politico peraltro già crollato due anni prima.
Non è possibile perpetuare divisioni del popolo italiano. Due generazioni dopo, infatti, solo dai libri, gli attuali ventenni, hanno nozione dei fatti storici che seguirono la fine della guerra.
Però, persone, come appunto l’avv. Mezzetti che nelle nostre contrade con vigore maggiore anche di altri dirigenti ANPI, persegue spargere atmosfera di odio civile tra gli italiani, non possono essere più tollerate.
Andremo ad ascoltare domani l’intervento dell’avv. Mezzetti in p.zza del Sacrario. Se “smarrona”, ci sia qualcuno pronto a correggere le sue tesi, che, se fossero pure offensive di un corpo dello Stato, si possano considerare come ipotesi di reato.