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Di giorno in giorno compaiono sempre più chiaroscuri sulla gestione Frontini

Ai titoli di coda la consigliatura comunale Frontini

Palazzo Comunale di Viterbo

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,7.4.24

Mentre in Procura della Repubblica bollono in pentola le inchieste a seguito della denuncia-querela presentata dall’ex.Consigliere Bruzziches ed i difensori della coppia Frontini-Cavini opposti a quello del deunciante fanno sfoggio di rispettive tesi sulla esistenza o meno di un certo o di unaltro reato possibile, resta senz’altro lo sconcerto della cittadinanza viterbese di vedersi rappresentata da “politici” dilettanti allo sbaraglio proprio in un momento in cui è indispensabile un rilancio della Città.

Per noto principio dell’habeas corpus ci auguriamo che il lavoro degli inquirenti del terzo piano del palazzo di Via Falcone e Borsellino consegua un’innocenza agli indagati, però, a prescindere di come le questioni legali possano definirsi, resta il vulnus politico della gestione della Sindaco, dei suoi consiglieri di maggioranza e dei suoi assessori.

Comunque vada, l’integrità morale e politica di tutti costoro resta macchiata indelebilmente e si associa al fatto della inesistenza di mantenute promesse in fatte in campagna elettorale. Quindi bocciatura assoluta,non per eventuali riflessi giudiziari, ma per tutto il resto: opacità politica amministrativa, incapacità governare la Città.

Se la minoranza la Comune rappresentata dal PD ha spiegato non voler sottoscrivere la mozione di sfiducia alla Frontini in modo pilatesco, forse in attesa di ciò che potrebbe accadere per la prossima formazione della Giunta provinciale, di certo, tra le fila di quei consiglieri serpeggia malcontento di ordine morale e politico che ben può giustificare la firma di un atto formale di mozione del giorno di sfiducia.

Tra le righe del comunicato della segreteria comunale del PD, però traspira, un preavviso di sfratto imminente nella ipotesi in cui la Giunta frontini non affronti il problema delle ex Terme INPS, della riapertura di quelle libere del Bagnaccio ed altri interventi indispensabili peer la città in materia di viabilità ed altro.

Siccome certamente, i sopranotati interventi non potranno essere compiuti, non per mancanza di tempo, ma per difetto di idee e progetti e buona parte di incapacità, è certo che a breve la sfiducia arriverà.

La Frontini, a questo punto ha già la corda al collo, comunque vadano gli esiti delle indagini penali in corso.

Si aspetta solo conoscere chi saranno coloro che la tireranno.

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