21112024Headline:

Ci fu chi disse profeticamente che prima delle “provinciali” arrivavano notizie sensazionali su Frontini & c.

Veleni in Città ed in Comune

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,17.3.24

Sulle colonne del giornale online LA FUNE, praticamente l’unico media “favorevole” alla Giunta Frontini, citando un nostro editoriale, il direttore Roberto Pomi preconizzò che prima di domenica 17 marzo, election day provinciali, sarebbero uscite fuori notizie che sembrava, per Lui (solo), a nostra conoscenza.

Si tranquillizzino Pomi, Frontini, Cavini e soci. Noi, per stile di comunicazione non andremo mai a pubblicare scoop di fantasia, ma solo realtà. Contrariamente, invece, un altro media cittadino, TUSCIAWEB, (tanto per non fare nomi), annuncia da ieri l’apertura di un fascicolo in Procura a seguito della denuncia querela di un cittadino, Marco Bruzziches, per l’esattezza.

La notizia, chiaramente messa per denigrare la sindaco Frontini è come sparare sulla Croce rossa, comunque non una notizia boom, ma solo un’evidente realtà, percè, in ogni caso di querele e denunce, la Procura è obbligata aprire un fascicolo. Formare un fascicolo relativo ad atti in cui si ipotizzano reati reati è nel costituzionale obbligo dell’azione penale, ma non assolutamente, mai, un’ affermazione di colpevolezza di qualcuno, se non nella fantasia dei giornalisti.

Neanche un’iscrizione nel “registro degli indagati” (art.335, anche 369 cpp) costituisce fumus di responsabilità penale, ma solo una garanzia, per chi ne fosse iscritto, di potersi difendere.

Allo stato odierno, quindi, nessuna rilevanza di un dolo o colpa di qualcuno nello svolgimento di prime indagini presso la Procura, ma per quanto riguarda la politica, si !.

La Frontini ed il suo enturage di cui fa parte importante il marito Fabio Cavini, consigliori occulto (ma non troppo) della Sindaco, avrebbe pronunciato frasi infelici contenenti oscure minacce di stile mafioso in occasione di una cena a quattro in stile carbonaro.

Esistono registrazioni, nessuna smentita, nessuna scusa, si liquida dalla Sindaco tutto come una burla. Però, di stranezze ce ne sono e come.

La prima, perchè i coniugi Frontini-Cavini avevano urgente necessità di avere a cena nella loro casa i coniugi Bruzziches, la seconda, perchè oltre questi ultimi, nessun altro era stato invitato ?

Evidente, un chiarimento, forse un regolamento tra loro, anche, però quello di “mettere in riga” il consigliere Bruzziches che già dalla fine dell’estate 2023 dava segni di impazienza nei confronti dalla sua “capo”.

Marco Bruzziches, aveva intuito il tutto e pertanto si è tutelato mettendo in funzione la registrazione di tutto con il telefonino in tasca.

Qualora un procedimento penale sfoci all’esito delle prime indagini, il “materiale” fono registrato da Bruzziches diventerà di pubblico dominio in occasione di un’udienza dibattimentale (mai, però,speriamo prima) e, proprio da quelle frasi si capirà che la Frontini, mediante suo marito, stava esercitando il suo potere in Comune mediante minacce.

Un sistema, forse. La riprova ne è che, oggi nessuno, siano essi tra gli Assessori o consiglieri di maggioranza parla, non comunica con i giornalisti, e nemmeno si commentano tra loro. Parla solo l’assessore Aronne che appare l’unico speaker della Amministrazione, parlando e riparlando anche sproposito.

Ecco che si scopre che in Comune a Viterbo esiste una cupola che impedisce agli eletti in consiglio di parlare, pena “qualcosa di brutto”. Un espisodio di “mafia viterbese”, oltre quello noto di Rebeshi ?

Quindi, a prescindere ogni conseguenza penale dalla quale auguriamo che sia Chiara che Fabio che ne escano, resta un irreparabile vulnus politico, Che l’amministrazione Frontini si sia dimostrata un totale fallimento per la pessima amministrazione della Città è sotto gli occhi di tutti, ma scoprire, anche che a Viterbo il “potere” possa esercitarsi nei modi e nelle forme di quelle descritte nel libro “Il Padrino” di Mario Puzo, non può essere accettato.

Qualora accertato, sarà compito del Prefetto, prendere in considerazione ex lege (D.l.267/2000) lo scioglimento dell’amministrazione comunale di Viterbo.

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