17112024Headline:

Solo attività simoniaca quella della veggente di Trevignano. Detto dal Vescovo Mons. Salvi

Sconfessata dalla Commissione diocesana ogni spirituale "veggenza" della Sig.ra Cardia

Redazione

Viterbo,7.3.24

Il termine simonia indica la volontà di comprare o vendere un bene di ordine spirituale, o una cosa di questo mondo connessa con la sfera spirituale.
Il nome e il concetto di simonia si riconnette al sacrilego mercato proposto a s. Pietro da Simone di Samaria (detto Simon Mago), il quale avendo chiesto, in cambio di moneta, la potestà di comunicare ad altri i carismi dello Spirito Santo, ebbe dall’Apostolo la recisa risposta ” Pecunia tua tecum sit in perditionem ” (Act. Ap. 8, 9 ss.).

Dante Alighieri nel canto XIX° dell’Inferno descrivendo l’8° Bolgia del 3° Ccerchio, colloca ben tre papi alla pena del fuoco perpetuo: Nicolo III° (Orsini), per le accuse di nepotismo, Clemente V° (Betrand de Got) per aver trasferito ad Avignone la sede papale ed in colloquio con Nicolo III°, profetizza la medesima condanna per Bonificaio VIII° (Caetani) all’epoca della scrittura della Divina Commedia vivente, ma ma colpevole di simonia per la sua materiale attività politica in danno della Chiesa.

Nell’epoca attuale, la simonia in un certo senso ha perso in parte il suo significato, in quanto tollerato il commercio di simboli religiosi, ma non assolutamente per la vendita di beni spirituali.

La sig.ra Cardia, che si è autoproclamata essere in contatto con la Vergine Madre, quindi attivato sulla collina vista lago di Trevignano Romano una specie di santuario dove riunisce suoi adepti credenti 3 di ogni mese per ascoltare il messaggio che le proviene dalla Madonna e che per questo chiede ed ottiene denaro, commette un bello e buono peccato di simonia perchè vende beni spirituali ed incassa denaro.

Corretta la Determinazione del Vescovo di Civita Castellana che ha bollato l’attività della Cardia come fasulla dal punto di vista teologico e spirituale, quindi, negando qualsiasi valore spitituale per quanto si compia, di conseguenza ha proibito a sacerdoti di celebrare Sante Messe ed altre funzioni nel sedime del “santuario” chiarificando che il titolo “Madonna di Trevignano” non ha alcun valore ecclesiale e non può essere usato come se lo avesse, anche in ambito civile”.

Nel contempo, mons. Salvi, ha invitato i fedeli a considerare ciò, pertanto pentirsi per la loro credulità ed, in particolare, per la sig.ra Cardia la pronta confessione per il peccato commesso.

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olo

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