Redazione
Viterbo,26.2.24
Non sia mai che un potere dello Stato in un regime democratico che funziona sul principio della divisione dei poteri, sia chiamato a decidere sorti politiche di un’amministrazione pubblica, ma, come spesso, già visto, può accadere.
Dopo l”uscita rumorosa dalla maggioranza del consigliere Marco Bruzziches una punta di diamante della corte Frontini, lo stesso ebbe dire nel suo discorso di commiato di aver subito pressioni personali e minacce alla sua famiglia. Inevitabile un intervento della Procura per la gravità dei fatti adombrati. Aperto un fascicolo ecco la prima sfilata di persone a conoscenza dei fatti, in primis, l’altra fuggitiva dalla maggioranza Letizia Chiatti, poi vedremo chi altro.
Ci si augura che il lavoro dei magistrati inquirenti sia nella norma, cioè nella terzietà modo più assoluto, ma, qualora, qualcuno dovesse finire nel registro degli indagati e, di ciò ne sarebbe subito notizia, ecco il finimomdo nel Palazzo dei Priori.
Ma, un’altra “pratica” è sul tavolo della Procura: quella relativa le querele e le denunce dei patron delle società calcistiche viterbesi per le quali tutte sottointendono la questione affidamento da parte del Comune della disponibilità dello Stadio Rocchi. Anche qui, inevitabile un riflesso sull’operato della Giunta. Qualsiasi decisione provenga dagli uffici del terzo piano di Via Falcone e Borsellino non potrà che determinare un qualche cosa che riguardi l’attuale amministrazione del Comune.
A breve ci saranno le elzioni di “secondo grado” provinciali, un altro possibile motivo per mettere allo scoperto i nervi già tesi nella maggioranza.
Vedremo se Frontini &C mangeranno la colomba il giorno di Pasqua-