Redazione
Viterbo,8.11.23
La fantasia non ha limiti. Sognare è sempre possibile, ma mettere a terra i sogni più difficile.
La Giunta Frontini che si sta manifestando rivoluzionaria, ma senza sapere bene di quale rivoluzione si tratti, annuncia ogni giorno novità per la Città di Viterbo e propone interventi che forse nemmeno in venti anni potrebbero essere finiti. Probabilmente, non viene considerato che dopo le idee si deve fare i conti con la burocrazia, il TAR e, se non bastasse, la scarsità di fondi.
Quindi, tranquilli, a Viterbo oltre la realizazione di un’inutile ciclovia che avrà come sola conseguenza ridurre la carreggiata di quelle poche arterie che la possiedono (parliamo di v.le B.Buozzi, la tangenziale Ovest, etc.), non credo che nel tempo della restante durata della consigliatura attuale sia possibile. Il resto, come annunciato in consiglio, un vero e proprio libro dei sogni,che serve solo ai giornali di scrivere qualcosa. Nulla più.
Ma, tra un parcheggio che si toglie ed un altro che si progetta lontano dal centro quando già esiste e si considera nuova area di sosta per il solo posizionamento di “strisce blu”, la Giunta ha ventilato l’idea di rendere a senso unico la circolazione attorno alla Città, precisamente, attorno le mura.
Si dice che altre città l’abbiano sperimentata con successo. Come già detto e ripetuto, ogni contesto urbano ha caratteristiche proprie, non replicabili. Nella specie, Viterbo, nata città medioevale, poi aggiustata nel Rinascimento e ritoccata nel secolo XIX° e guastata nel secolo sucessivo proseguendo sino ai giorni nostri, non ha un’urbanizzazione univoca, quindi è tutto difficile, impossibile metterci rimedio. Andrebbe rifatto tutto, buttare giù tutto e ricominciare da capo, ma oggi Viterbo non ha un urbanista come a Parigi fu il barone Hausman.
Allora. si va avanti a pezzettini. Del resto, non sarebbe possibile altrimenti, ma di certo l’idea di rendere il centro storico di Viterbo una “rotatoria” è materia da far studiare ad uno psichiatra.