di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,31.10.23
Un politico di razza, alla vecchia maniera, ma quella giusta, cioè di professionisti della politica affidabili e seri. Ogni paragone con quelli che attualmente calcano la scena dell’aministrazione cittadina viterbese, non sarebbe possibile.
Come Democristiano doc. cioè di quella vera Democrazia Cristiana che non aveva virato a sinistra per poi perdersi, seguace del divino Giulio Andreotti sempre sponsor della nostra Provincia, aveva assunto la csarica di Sindaco della Città per cinque anni, per poi passare alla Regione Lazio dove ne fu presidente dal 1990 al 1992. Successivamente la sua carriera politica l’ha portato in Parlamento, precisamente nella Camera dei Deputati nel 2001 con il partito di centro destra Casa della Libertà con il sostegno dei centristi.
Nando, sempre seguace di una politica di moderazione, dopo la fine della Democrazia Cristiana era passato a Forza Italia. Certo, che la sua presenza in Comune a Viterbo poteva ancora essere utile, si candidò a Sindaco nelle elezioni del 2008 ottenendo un personale successo, ma non utile per il ballotaggio. Comunque in questa fase, fu determinante la sua presenza per il successo di Giulio Marini.
Con lui se va un pezzo della politica della prima Repubblica, un inossidabile seguace dei principi di libertà e democrazia espressi dapprima dalla Democrazia Cristiana, poi trasmessi ai partiti del Polo della libertà ed oggi nel raggruppamento vincente di centrodestra in Italia.