19092024Headline:

Le Ordinanze del Sindaco di Viterbo, un esempio di “lex minus quam perfecta”

Le norme ci sono, ma manca chi ne ponga il rispetto

Tali e quali le Ordinanze a Viterbo

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,29.8.23

Solo chi ha sfogliato un libro di diritto sa cosa sia una lex minus quam perfecta, per gli altri lo sveliamo.

In parole povere sono tutte quelle disposizioni che prevedano una condotta da reprimere, anche da sanzionare, ma di fatto non impediscono si crei l’evento.

L’elenco è infinito. Le pubblicate disposizioni in materia di sicurezza emanate dal Comune di Viterbo in occasione del prossimo passaggio del Corteo Storico del 2 settembre e del Trasporto della Macchina di Santa Rosa ne sono un esempio.

Si probisce nelle serate del 2 e 3 settembre di sovraccaricare balconi, porre sulle finestre oggetti pericolanti, evitare sovraccarichi di strutture edilizie, quindi sistemare dal mattino le “famose” sedie sui marciapiede sulle vie del Trasporto ed altro, con la previsione per i trasgressori di applicare l’art. 650 del Codice penale (“Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità(1) per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene(2), è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato………),

Ma, chi debba far rispettare l’Ordinanza, quien sabe ?

Vi immaginate un vigile urbano di Viterbo a redigere un verbale ad un trasgressore durante il passaggio della Macchina ?

Di fatto, una “grida” pari pari quelle emesse dello spagnolesco governo di Milano nel 1600 di manzioniana memoria, nulla più.

Sembra solo per dire: Io ho detto e scritto che non si può sostare in molti su un balcone, ma, se poi cade, la colpa è di chi ha trasgredito la norma. Nel fratempo, però,quanti morti e feriti.

D’accordo che per rispettare le “regole” di un ordinato passaggio della Macchina di Santa Rosa non basterebbero sqaudroni di vigili e poliziotti per cui tutto è rimesso alla buona volontà dei cittadini, in particolare viterbesi che da generazioni assistono ordinati al Trasporto ben cosnsci della pericolosità dell’evento. Ma non tutti sono viterbesi. Tanti non si rendono conto che l’evento del trasporto della Macchina di Santa Rosa è un evento pericolossimo, a ben di vedere con le attuali norme di sicurezza per spettacoli pubblici, da vietare.

Io ogni anno, quando vengo a sapere che la Macgina finalmente riposa sui cavalletti davanti alla Chiesa, tiro in respiro di sollievo e penso che sia proprio Santa Rosa che ogni anno compie il miracolo di un trasporto indenne del suo scresciuto baldacchino processionale, anche se oggi processione non è, ma spettacolo.

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