Redazione
Viterbo,26.8.23
Sulle pagine di questo giornale in data 21 agosto scorso il nostro Direttore affrontava il problema di approfondire quale sia il vero significato dell’attuale Trasporto della Macchina di Santa Rosa, cioè: una processione religiosa o un evento publico parasportivo quest’ultimo con l’intento di incrementare presenze turistiche tanto ambito dai pubblici amministratori comunali.
Si era detto e scritto che sin dalle origini, la Macchina di Santa Rosa era un macchina processionale, poi cresciuta nei secoli sino ai trenta metri odierni.
Infatti, la celebrazione del 3 settembre ricorda il trasferimento delle spoglie della Santa dalla Chiesa della Crocetta al convento delle Clarisse, non certo un evento mondano quale appunto è arrivato ad oggi.
Benchè la sindaco Frontini protesti la natura religiosa dell’evento per evitare le “forche caudine” della autorizzazione della Prefettura, il Vescovo mons.Piazza, per bocca del suo vicario don Luigi Fabbri la nega perchè nessuna partecipazione all’evento proviene dalla Curia che peraltro “sconosce” il Trasporto e ribadisce che l’unica cerimonia sia la processione del Corteo Storico del 2 settembre quando il cuore di Santa Rosa attraversa la Città dal Duomo alla Chiesa ad essa intitolata.
Quindi, se non è cerimonia religiosa, è un evento pubblico generrico alla guisa di un concerto, di un comizio, di una fiera, di un eventi sportivo che appunto richiede autorizzazione prefettizia dopo esame del programma dell’evento e placet del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica
Tanto è emerso da pettegolezzi usciti dalla segreta riunione prefettizia di mesi fa, nel corso della quale il Prefetto dr. Cananà ha fatto presente alla sindaco l’abusivo trasporto della Macchina del 3 settembre 2022 avvenuto in mancanza di autorizzazione.
Quest’anno a che punto siamo ? Avrà la Sindaco avuto tempo,, tra un’inaugurazione ed un’altra dei più disparati eventi ludici cittadini, per preparare la “domanda” in Prefettura o siamo ancora in alto mare ?
E’ ovvio che in difetto di autorizzazione, ormai alla luce delle nuove disposizioni di legge necessaria ed obbligatoria per ogni evento pubblico che raduna massa di persone ed è fonte di pericolo, nessun Trasporto potrà effettuarsi il prossimo 3 settembre.
Inutile sbanderiare la natura religiosa del Trasporto della Macchina di Santa Rosa quando dalla Curia l’evento è disconosciuto e soprattuto quando da parte della amministrazione comunale ritenuta occasione di promozione turistica, che per es. non lo è nemmeno il Palio di Siena (vedansi polemiche dopo affermazioni incaute della Santanchè), ma una cultura di viterbesità.
Puerile scusarsi per il fatto che mai in precedenza il Comune si era premurato del “permesso”. Oggi le leggi sono cambiate e ferree e se dovesse succedere come la sera del 3 settembre 1801 allorchè la caduta della Machina provocò 33 morti, quante teste cadrebbero e quanti risarcimenti saranno dovuti.
Non credo che il Prefetto ed altri responsabili della sicurezza pubblica vogliano macchiare la loro carriera per non aver fatto rispettare la legge.
In conclusione, se non ci sarà quest’anno la sera del 3 settembre il Trasporto sappiamo di chi è la colpa.