di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,25.7.23
Mario Giordano, il già direttore de “Il Giornale, del TG4, editorialista di “Libero” e la “Verità”, conosciuto dal grande pubblico televisivo per il suo programma “Fuori dal coro” sulla rete 4 Mediaset che ogni martedi sera ha attratto davanti alla TV milioni di italiani desiderosi sapere il vero di tante cose che avvengono nella nostra Nazione che un certo giornalismo copre, ha ieri sera a Viterbo, in oltre un’ora e mezzo, parlato, commentato, risposto alle domande dei giornalisti e del pubblico della sua ultima fatica, il libro “Maledette Iene, quelli che fanno isoldi sulle nostre disgrazie” per Rizzoli”
Lo ha intrattenuto sul palco in p.zza della Repubblica l’ottima giornalista Anna Maria Stefanini.
Ha detto molto di se, cioè del tipo di un giornalista, che, sin dagli esordi della carriera iniziata a Trino nel settimanale cattolico “Il nostro tempo”, ha curato in particolare un giornalismo di inchiesta. La sua storia professionale è costellata di servizi, scoop, che hanno mostrato al pubblico ciò che altri hanno taciuto, non sempre per mancanza di essere capaci fare un certo giornalismo, ma per appiattimento al mainstream di sinistra che ha attanagliato la nostra società nei decenni passati. E i danni si vedono.
Ha ironizzato sul suo difetto fisico, cioè della sua voce stridula che agli esordi televisivi appariva incompatibile con i canoni estetici del giornalista “mezzo busto” televisivo, ma che invece, anche per il suo modo di condurre una trasmissione, è stata la chiave del suo successo.
Qualcuno,certamente invidioso delle sue qualità, lo ha definito un clown, un mattacchione del video e della stampa, ma proprio, attraverso quell’ironia, ha narrato al popolo italiano quante bugie siano state volontamente espresse da coloro ritenuti soloni del sapere, in particolare durante il periodo della pandemia.
Lo hanno fatto passare per negazionista, ma diceva la verità che allora si taceva sulle origini del virus Covid 19, dei mezzi di cura e delle protezioni individuali che hanno arricchito molti, tutti citati ed indicati nel suo ultimo libro “Maledette iene” Al perchè di una pubblicazione sulle malefatte dei nostri amministratori e politicanti che già nel corso delle puntate televisive di “Fuori del coro” erano state trattate, ha riferito che la redazione di un libro, senza pubblicità e senza padroni, meglio può esprimere i concetti rispetto un programma televisivo che passa, infatti, il lettore può rivedere e commentare da se se il testo con calma.
Sempre con la ironia che lo contraddistingue ha riferito che presso casa sua è abituale la presenza di un ufficiale giudiziario che gli notifica l’apertura di un ennensimo processo a suo carico per diffamazione. Ormai la presenza di una cartolina verde “atti giudiziari” è quasi quotidiana, ma, ha notato sempre lo stesso Giordano, che la solerzia dell’Ufficiale giudiziario per la notifica di atti nei suoi confronti non è altrettanto per gli sfratti di occupanti morosi o abusivi. Ad una domanda fatta da una signora del pubblico che riferiva essere stati attuati laboratori per la ricerca di fonti per la diffusione dei virus in particolare uno anche a Terni, ha commentato che qualcuno tramite le zanzare desidera speculare su qualche nuovo virus per vendere farlocchi vaccini. Alla domanda da un ragazzo molto giovane presente in piazza, che gli chiedeva del perchè la legalità non è più oggetto di insegnamento, ha risposto che proprio nella “cultura” della illegalità ci sono le fondamenta della prepotenza e della prevaricazione cioè proprio quella che consente la supremazia di qualcuno, in particolare in campo economico.
Alla domanda di che voto darebbe alla Repubblica, la risposta: 2, ma 9 per il popolo italiano resiliente ad ogni “sventura”.
Giordano in risposta di un giudizio sull’attuale presidente della Repubblica Mattarella ha detto: non è un arbitro, ma un giocatore di una sola parte: la sinistra.
Una lunga fila di cittadini, che presso la libreria Borri Books presente in piazza, hanno acquistato una copia del libro “Maledette iene si è creata sotto il palco per aver una dedica ed un autografo dell’Autore Mario Giordano