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Allora è deciso: tutti gli elicotteri a Viterbo

Viterbo, sempre più diviene "città dell'aria"

Aeroporto di Viterbo: non solo sul cartello !

Redazione

Viterbo,16.7.23

Viterbo città dell’ala rotante. Gira, gira, gira proprio come l’ala di un elicottero, a Viterbo entro un paio d’anni riceverà la Scuola elicotteri interfoze da oltre mezzo secolo a Frosinone. Tanto è stato ufficialmente annunziato dal Gen Frigerio in occasione dell’avvicendamento del comando del 72° stormo presente sull’aeroporto Moscardini del capoluogo ciociaro.

Qualcuno gode che nella Città di Viterbo si vedranno arrivare le famiglie dei dipendenti, istruttori ed allievi della scuola elicotteri che, ricordiamo, serve formare i piloti non solo del’Esercito, ma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Protezione civile, non però della Marina che ha una propria scuola a Luni. Saranno infatti centinaia di nuovi cittadini che Viterbo avrà in “carico”, indubbiamente con ricadute economiche per tutti.

Chi invece NON dimostra “godimento” per l’arrivo a Viterbo di nuovi voli di elicotteri, sono gli aderenti al Comitato per l’aeroporto di Viterbo che ritengono la presenza nell’aere aerea di Viterbo un ostacolo al progetto di un grande Aeroporto civile. Da quanto di “sente”, però, il trasferimento della Scuola da Frosinone non è un vantaggio per questa città ottenere il suo “terzo aeroporto” del Lazio,anzi, il Generale Frigerio ha chiaramente detto che il futuro dell’Aeroporto Moscardini è nelle mani di chi lo vorrà gestire, quindi escluso che lo possa essere un player di un aeroporto internazionale e ciò per evidenti carenze tecniche di sicurezza volo nell’aerea ciociara.

Il progetto Aeroporto di Viterbo, però, nonostante si possa sensare il contrario da parte del Comitato, non si ritiene venga “limitato” dalla esistenza di maggiori voli di elicottero, perchè questa attività, come oggi avviene, non è sul sedime aeroportuale, ma operatività nelle piazzole della base, poi, la “zona di lavoro” non ricade nel sentiero di discesa e decollo di aeromobili ad ala fissa sulla pista principale del Fabbri, ma più a sud.

In ogni caso, in moltissimi casi in Italia (e nel mondo) esistono aeroporti “misti” cioè per il volo civile e militare senza problemi. Ciampino ne è la prima dimostrazione, per non parlare di Grosseto e Rimini dove coesiste volo civile con volo militare di allerta, quindi di voli srcambler per la intercettazione.

Una cosa forse è certa. Frosinone perderà il suo aeroporto, ma non siamo sicuri che Viterbo si possa “ingrandire” come qualcuno spera ed auspica.

E’ proprio la Società Aeroporti di Roma che non lo vuole, ma insiste per ingrandire Fiumicino.

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