di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo, 22.6.45
“Fusse che fusse la vorta bona” i lavori del completamento della E45 in territorio della Tuscia ripartono. Pare impossibile, ma vero.
E’ stata data notizia che i lavori sono stati appaltati alla Ditta vincitrice che quanto prima darà inizio alle opere e lavoro a 300 operai.
Finalmente, tra circa un paio d’anni, a superstrada che supera l’abitato di Monte Romano finirà l’incubo per i trasportatori di passare sotto la “forca caudina” dell’archetto senza danneggiare l’automezzo e, per i cittadini di subire l’inquinamento per il passaggio di un’enormità di veicoli. Forse, ci rimette qualche ristoratore, anche il Comune per non poter installare autovelox, ma certamente guadagno i turisti che potranno godere l’impianto urbanistico settecentesco del centro di Monte Romano trovando facile sosta.
Per adesso solo 5 kilometri, ma, probabilmente i più importanti perchè si bypassa il paese maremmano da decenni “occupato” da TIR provenienti dal porto di Civitavecchia ed autocisterne dalla raffineria diretti verso l’autostrada A1.
Adesso ci si faccia sotto per gli ultimi dieci kilometri che mancano all’allaccio autostradale di Tarquinia. Non ci sono particolari criticità ambientali, forse qualche archeologica per la vicinanza con le necropoli estrusche.
Ma si vada avanti. Il completamento della E45,cioè un’arteria europea che collega il Baltico con il Mediterraneo, comporta una previsione di aumento del PIL per la Tuscia pari al 2,2%.