G.B. Marzi (Corneto Tarquinia 1857-1928
Redazione
Viterbo,23.4.23
Forse pochi, o nessuno, ricorda che a Tarquinia nacque un tecnico che ha fatto la storia delle telefonia moderna: Giovan Battista Marzi (1857-!928) inventore della prima centrale telefonica automatica che fu installata per la prima volta al mondo nel 1886 nella Biblioteca Vaticana, nel 1913 nella prima centrale telefonica di Roma nel quartiere Prati e dopo 10 anni a Milano nel quartiere di Porta Romana. La sua invenzione ha aperto di fatto la strada all’evoluzione della comunicazione telefonica come di fatto la conosciamo e l’utilizziamo quotidianamente.
Pertanto, non del tutto peregrina l’idea di creare nella sua città natale l’idea di un “Museo della Telefonia Moderna” a Tarquinia, che risale ad alcuni anni fa, ma proprio in questi giorni il progetto viene rispolverato in una lettera di auguri inviata al noto imprenditore Enrico Benedetti da un giornalista romano, Gianfranco Cascioli, che per 35 anni è stato funzionario SIP-Telecom, quale responsabile della Pubblicità e Manifestazioni SIP.
Sarà pertanto Benedetti, da noi tutti conosciuto come commerciante di telefonia in Città, che presenterà l’idea in occasione della prossima mostra Mercato delle Macchine agricole, ormai storica manifestazione di fine aprile nella città tirrenica.
Giovan Battista Marzi, cittadino di Tarquinia, cui va ascritta l’invenzione che ha consentito l’uso della telefonia fissa come tutti conosciamo, merita essere ricordato nella sua città con un Museo, altrettanto come ad Orte, Filoteo Alberini, l’uomo che inventò il cinema.