di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,13,4,23
Pare incredibile che un Sommo pontefice romano inviti i fedeli a rinunciare ad uno dei compiti che Gesù Cristo ha dapprima assegnato agli Apostoli, poi a tutti i ministri dell chiesa, laici compresi.
Suona quasi come un’apostasia, ma tant’è. Papa Bergoglio in occasione della sua allocuzione dalla finestra ai fedeli riuniti per la preghiera del Regina Coeli. (che nel periodo pasquale sostituisce l’Angelus), dopo aver riferito le solite parole di pace e di sdegno per la guerra, ha raccomandato ai cristiani di evitare proselitismo del cristianesimo in ciò provocando stupore.
Da quando la Chiesa di Cristo è nata, l’evangelizzazione dei non credenti e non cristiani è stato un impegno primario per ogni seguace dell’insegnamento di Gesù che appunto e: Verità a luce. Dai tempi delle catacombe ad oggi, il proselistismo cristiano non ha avuto mai soste.
Milioni di cristiani sono caduti nell’adempimento del dovere di far conoscere Cristo in ogni parte del mondo. Congregazioni missionarie sono sparse nei cinque continenti con l’impegno primario di evangelizzare e associazioni di laici sono alla pari dei sacerdoti e religiosi in attività di propagare il cristianesimo, quindi la morale del Vangelo e lo stile di vita cristiano.
Infatti, se Cristo è “verità e luce”, questa deve essere fatta conoscere in ogni luogo ed in ogni tempo. Per duemila anni, la Chiesa ha fatto proprio l’impegno dato da Gesù ai suoi discepoli poi proseguito nei secoli senza ombra di dubbio della sua necessità.
Filosoficamente qualcuno sostiene che l’attegiamento del regnante Papa non sia negazione dell’apostolato, ma un’ipotesi di relativismo che confonde il “Messaggio di Cristo” come un semplice messaggio di un’altra religione, che per sua natura, potrebbe legittimo, ma, non essendo un messaggio del Cristo scritto nel Vangelo non può mai essere essere assimilato ad altri messaggi religiosi diversi dal Cristianesimo. Ecco l’errore del Papa, egli fa capire che un messaggio religioso vale l’altro, dimenticando che l’unico messaggio di Cristo, di cui egli è successore, è solo quello vero, mai altri. Assimilare la religione cristiana ad altre non è ammissibile.
Per un cristiano vale, e deve sempre valere, il “Messaggio di Cristo” che fa della sua Chiesa quella vera, assolutamente mai confusa con altre non fondate da Lui, figlio di Dio.
Per un cristiano la Religione vera è quella derivata dal Vangelo, le altre che derivano da messaggi diversi da quello di Cristo, sono ritenute diverse e non vere.