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“Pratogiardino” con la Ruota panoramica imita il “Prater” di Vienna ?

Un'ottima idea che si realizza a Viterbo: una Ruota panoramica

La Riesenrad di Vienna

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,17.3.23

Certamente non è possibile per Viterbo, anche solo tentare, un’imitazione con il Prater di Vienna, riconosciuto come il più bel parco divertimenti del mondo, solo per la temporanea installazione di una Ruota panoramica .

Fu il parco viennese sin dall’epoca della sua costruzione, secoli addietro, non solo il primo Luna park, ma luogo di nostalgiche fantasie e per quasi tutti un’oasi verde, Appunto, il luogo che ospita la Ruota panoramica: uno dei più famosi emblemi viennesi: il Prater.

Ma Viterbo, che può vantare un suo parco cittadino sin dalla metà del secolo XV°, non ha altrettanta rinomanza. ma certamente tanta storia da raccontare.

Fu sempre un giardino, proprio come tale erano questi con il gusto dell’epoca (ornamenti e piante esotiche), ma anche luogo che mediante una serie di cunicoli che si dipartivano dall’interno della rocca Albornoz, era di scampo in occasione di un assedio, poi sito dove si eseguivano pubblicamente le pene capitali per impiccagione, quindi di divertimento, svago, romantiche passeggiate, ma anche sport (gimkane automobilistiche, concorso ippici) ed ora eventi musicali di massa.

Di seguito vediamo di chi fu la proprietà prima di esserlo al Comune di Viterbo e descrivere il suo sviluppo urbanistico.

Tra i proprietari, nel 1451 la famiglia Monaldeschi e, nel 1459, la famiglia Gatti.
Dal 1847 il parco è passato in enfiteusi perpetua al Comune di Viterbo, che nel 1855 ha aperto Prato Giardino al pubblico, realizzando anche i viali perimetrati da lecci e una grande area centrale circondata da platani.
Nel 1925 il Comune ne è diventato definitivamente proprietario.
Il sito insiste in un’area adiacente alle mura civiche e quindi al centro storico di Viterbo, nella parte nord della città. L’impianto è geometrico ed è determinato da un sistema di alberature che ne definisce gli spazi.
Anche nella scelta delle specie, il giardino ripropone lo stile dell’epoca, il piacere del collezionismo legato all’impianto di specie esotiche, oggi presenti in tanti giardini ma che, nel XIX secolo, erano ben poco conosciute.
L’acqua è un elemento caratterizzante ed è presente con vasche, fontane con getti e ad ovest con un laghetto. Pregevoli sono gli arredi in muratura.
Recentemente il giardino è stato oggetto di lavori di recupero e valorizzazione come luogo di passeggiata appena fuori le mura e di aggregazione come per secoli lo fu per i viterbesi.

L’installazione odierna di una grande Ruota Panoramica, oltre modificare in senso grandioso lo skyline di Viterbo Nord certamente diventa un’attrazione che consentirà a tanti viterbesi riscoprire il loro parco cittadino spesso dimenticato, ma anche evitato perchè diventato un “postaccio” per la presenza di personaggi dediti allo spaccio di droga ed altri brutti affari.

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