Oggi circa il 12% degli italiani soffre di problemi uditivi e il fenomeno tende ad espandersi sempre di più. Contribuiscono vari fattori all’aumento dei disturbi dell’udito, in modo particolare l’età media sempre più alta e le cattive abitudini. Ma per fortuna oggi disponiamo di numerose soluzioni tecnologiche capaci di sopperire a queste mancanze.
In questo articolo vediamo quanti tipi di apparecchi acustici esistono e forniamo informazioni importanti sui diversi modelli disponibili. Questo è utile per orientarsi nella forbice dei prezzi, che può essere piuttosto ampia tra amplificatori acustici di base e audioprotesi come vedi qui.
Quali sono le protesi acustiche
Gli apparecchi acustici sono dispositivi elettronici che aiutano le persone con problemi uditivi a sentire meglio. Esistono diversi tipi, ma tutti hanno lo stesso obiettivo: migliorare la qualità dell’udito delle persone.
Apparecchi acustici invisibili
Gli apparecchi acustici endoauricolari sono dispositivi altamente tecnologici che possono essere inseriti direttamente nel canale uditivo dell’orecchio esterno, da risultare praticamente invisibili. Questi apparecchi acustici sono in grado di amplificare i suoni in modo da farli arrivare direttamente all’orecchio interno, migliorando la qualità dell’udito dell’utilizzatore.
Per questo tipo di apparecchi è necessario l’intervento dell’ audioprotesista che dovrà rilevare le dimensioni del canale e la conformazione dell’orecchio, poiché si tratta di un tipo di protesi create su misura.
Da qui ne deriva il principale vantaggio: è sostanzialmente invisibile dall’esterno, e si adatta perfettamente alla morfologia dell’orecchio. Chi pratica sport o magari chi usa gli occhiali non dovrà più preoccuparsi dell’ingombro dell’apparecchio, o della scarsa stabilità. Gli svantaggi sono la durata delle batterie: inferiore rispetto a quelli retroauricolari, che vedremo tra poco, ed è più efficiente per un deficit sensoriale da lieve a medio.
Gli apparecchi endoauricolari attualmente disponibili sono di due tipi: gli ITE (acronimo di “In The Ear”), il cui corpo principale viene inserito all’interno del condotto uditivo, oppure i CIC (acronimo di “Completely In The Canal”), che vanno posizionati più in profondità all’interno del condotto e sono dotati di un sottile filo sintetico (una sorta di antennina) che facilita la loro rimozione.
Apparecchi acustici retroauricolari
Gli apparecchi acustici retroauricolari sono dispositivi che si adattano all’esterno dell’orecchio, e sono composti da un guscio protettivo contenente i componenti principali e l’altoparlante. Questi sono collegati da una curvetta ed un piccolo tubo che va dentro il canale uditivo per portare i suoni direttamente alla membrana timpanica.
I vantaggi di questa tipologia sono la possibilità di avere batterie più durature per un maggiore spazio di alloggiamento, oltre ai tasti più grandi. Al tempo stesso ha lo svantaggio di essere più visibile, ma comunque personalizzabile anche nel colore.
Come scegliere l’apparecchio giusto
Non esiste una protesi acustica ideale per tutti. La scelta dipende dalle esigenze dell’utente. Alcune delle cose da considerare includono il grado di perdita uditiva, il comfort e il budget. Inoltre, è importante scegliere un dispositivo che sia facile da usare e che abbia le funzionalità necessarie per rispondere in modo semplice ai bisogni quotidiani; ad esempio la dimensione, la durata delle sue batterie e la possibilità di regolarlo da telecomando o da smartphone.