Redazione
Viterbo,5.2.23 –
Le cronache riportano con frequenza di atti sacrileghi nei confronti di statue e crocefissi cristiani commessi da fatatici musulmani, ma non altrettanto quelli commessi da ebrei, però, è fresca notizia che un fanatico ha preso a martellate una statua di Gesù a Gerusalemme.
Ma non è il solo atto sacrilego. Qualche settimana prima un gruppo di pellegrini è stato attaccato a Gerusalemme vecchia da gruppi di ebrei religiosi che hanno trasformato una piazza in un campo di battaglia devastando un locale pubblico, ma anche si è avuta notizia che è stato vandalizzato un camposanto cristiano sempre a Gerusalemme, poi anche affisse scritte indecenti sui muri di un monastero e danneggiata una chiesa di rito maronita.
Pare che questi atti in intolleranza, praticati da ebrei fanatici ultranazionalisti e conservatori, non siano fatti troppo isolati, anzi, hanno avuto recrudescenza negli ultimi tempi dopo la recente vittoria di Netenhiau nelle politiche dello stato di Israele.
L’escalation di questi atti preoccupa i padri francescani custodi da secoli della Terra Santa che vedono tradursi in fatti intolleranza religiosa, proprio quella che mai in passato praticata da ebrei, ma che pare, oggi, sia frutto di protesta politica.
Le autorità israeliane minimizzano ed hanno fatto sapere che l’uomo che danneggiato la statua di Cristo sia uno squilibrato.
Non vorremmo pensare che per recarci pellegrini in Terra santa, per visitare la chiesa della Natività a Betlemme sia necessario indossare giubbetto antiproiettile e casco militare.