di Andrea Stefano Marini
Viterbo,20.11.22-
Mentre il sindaco di Viterbo Frontini insieme quello di Celleno Marco Bianchi, entrambe facenti parte di locali Liste civiche scollegate con le famiglie politiche nazionali, si sono affrettati ad inviare Osservazioni alla procedura di impatto ambientale per la costruzione nei loro comuni di pale eoliche, non altrettanto hanno fatto per sottoscrivere le Osservazioni al piano nazionale degli Aeroporti dell’ENAC che relega Viterbo a scalo di soli piccoli aerotaxi.
E’ chiaro che nelle loro menti alberghi il peggior sentimento del “nimby”
(Not In My Backyard, non nel mio cortile), quindi di provincialismo fuori dalla storia, quando, però, a parole dicono di esserci necessità di risorse energetiche, ma….a casa d’altri.
Il progetto eolico presentato nelle zone di loro competenze che la signora Frontini ed il signor Bianchi osteggiano, prevede l’installazione di sole 13 pale eoliche che assicurano potenza di 33,6 Mw, quindi uns potenza in grado dar autosufficienza energetica elettrica ai due loro comuni senza di utilizzo di combustibili fossili. Ma, per i due amministratori non interessa che l’energia fossile che viene prodotta a Civitavecchia (mega centrale di Tor Valdaliga) la inquina, non è nel loro backyard.
Un inammissibile provincialismo.
Costoro, pubblici amministratori, pure cosi “ragionando” si pongono contro le direttive governative impegnate risolvere al meglio la miseria di fonti energetiche nazionali sino ad oggi penalizzate da certa gente incapace di pensare oltre. E questa la causa che ci condanna al “caro bollette”.
Un Commissario governativo straordinario potrebbe superare tutte le difficoltà che questi poveri amministratori pubblici interpongono forse per un pugno di voti. Lo aspettiamo con ansia. L’Italia non può restare sotto ricatto di pochi.
Ma non è finita. Lunedi 21, domani, scadono le Osservazioni che si potevano presentare al Piano degli Aeroporti Nazionali redatto dall’ENAC dove l’attuale aeroporto di Viterbo, nonostante le sue tre piste, una moderna torre di controllo ed un sedime aeronauticamente invidiabile viene relegato ad aeroporticchio servizio di un altro (Aeroporto Roma Urbe). Nonostante questo, i predetti Sindaci, non solo non hanno sottoscritto il documento che contribuiva a rivedere il piano in un modo più favorevole per noi, ma neppure ne hanno parlato in consiglio comunale. Infatti, in alcun recente Ordine del giorno del Consiglio Comunale la questione è stata posta. A Viterbo ci si è baloccati in problemi quali dove per es. dove porre la Casa di Babbo Natale, il villaggio di Natale, poi solo deliberare un regolamento di dove e come si possano celebrare sposalizi civili; assolutamente mai discusso su problematiche ormai sorte oltre dieci anni fa, tutt’ora attuali, quando Viterbo fu eletto terzo scalo aereo del Lazio.
I sindaci toscani, in particolare quelli di Firenze e Pisa, hanno presentato da giorni le loro Osservazioni all’ENAC circa il futuro dei loro aeroporti (Galilei e Vespucci) maltrattati dal Piano. Viterbo, invece, altrettanto maltrattata nel Piano, tace.
Poi, perchè gli amministratori dei comuni toscani vantano successi in campo turistico ricettivo e non non altrettanto ?. Semplice, sanno farsi valere in ogni occasione, noi balbettiamo e ci danno lezioni come gestire il turismo ,che, però, non pratichiamo.
Se per “personali decisioni” dei predetti Sindaci Frontini e Bianchi si dovesse tardare nel rendere la Tuscia produttrice di energie rinnovabili alternative al carbone e che sia impedito ad un certo turismo di giungere a Viterbo per via aerea, sappiamo già chi siano i responsabili.
