Il nuovo allestimento del Museo archeologico delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano sarà presentato oggi, 7 ottobre alle ore 15.30 nella Sala Sant’Angelo, in Piazza Cavour 1. Il progetto auspicato dall’Amministrazione comunale è stato sostenuto dalla Regione Lazio in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, con la partecipazione della Baylor in esposizione una selezione dei materiali archeologici provenienti dai recenti scavi etruschi e medievali di San Giuliano.
Il Museo rinnova la propria immagine ma non tradisce le originarie istanze che oltre venti anni fa condussero al primo allestimento scientifico della notevole messe proveniente dai sepolcreti dell’antico centro di San Giuliano. Al centro dell’interesse museale è ancora la relazione con il Parco Regionale Marturanum, in cui la necropoli a facciata rupestre scavata nel tufo si inserisce armonicamente. Queste grandiose e suggestive architetture etrusche sono un fenomeno unico in Occidente e caratteristico della Tuscia viterbese, dove si trasformano in elemento identitario del paesaggio del tufo che oltrepassa il periodo etrusco fino ad arrivare ai giorni.
Le necropoli rupestri di San Giuliano rendono particolarmente suggestivo questo territorio, sede privilegiata per scoprire ed esplorare un patrimonio ambientale e storico intatto, e per questo motivo valorizzato e reso fruibile il Parco.
Il nuovo allestimento, in questo quadro, rinvigorisce la missione del museo “promotore e propulsore
della ricerca, della tutela e della valorizzazione del comprensorio dal punto di vista storico”.
La visita museale è concepita come una passeggiata archeologica fra i luoghi che hanno segnato la storia antica di San Giuliano, dalla formazione villanoviana dell’insediamento alla fiorente fase etrusca, dalla conquista romana alla fortificazione medievale, raccontata attraverso gli oggetti più significativi provenienti dagli scavi iniziati all’inizio del Novecento. Tra i monumenti funerari di particolare rilevanza si ricordano il Tumulo Cima, la Tomba dell’Obelisco e la Tomba del Cervo, i cui corredi messi insieme per l’occasione danno maggiore forza all’unità del contesto, nonostante le ripetute violazioni dei saccheggiatori clandestini. Monumenti che oggi possono essere apprezzati nella loro interezza nel Parco e all’interno del Museo.
Il percorso del museo è quindi complementare e in stretta relazione con le escursioni esterne, in particolare con gli itinerari che attraversano la necropoli rupestre e le vie cave che tanto hanno suggestionato i visitatori di ogni tempo. “Un luogo che gli appassionati di antichità etrusche dovrebbero conoscere”, così circa duecento anni fa lo studioso e viaggiatore inglese George Dennis commentava la scoperta delle necropoli rupestri dell’Etruria interna. Oggi tale racconto non può escludere la visita al Museo archeologico di Barbarano Romano.