23112024Headline:

Inceneritore a Tarquinia, Salvini azionista della società costruttrice

Ma il sindaco Giulivi (Lega), si oppone all'opera: ''Il nostro territorio ha già dato''

TARQUINIA – Un inceneritore enorme, da quasi mezzo milione di tonnellate annue, ma sul cui camino (dal design ”iconico” però, sottolinea l’azienda costruttrice) si potrà praticare attività sportiva. E’ questo il progetto dell’opera presentata dalla A2A Spa, società partecipata anche in una piccola quota azioni dal vicepremier Matteo Salvini, che oggi verrà discusso in un consiglio comunale a Tarquinia.

Secondo quanto riportato nell’articolo di Vincenzo Bisbiglia per Il Fatto Quotidiano, la richiesta di valutazione impatto ambientale in Regione Lazio è stata inviata a giugno e la ditta, che ha già un termovalorizzatore anche a Brescia, ha in mente di costruire la nuova struttura a Pian D’Organo, sul comune di Tarquinia, ma sconfinando anche in parte nel comune di Civitavecchia.

Un impianto che dovrebbe essere pronto in 49 mesi e che avrebbe dei numeri enormi:dotato di due linee di combustione su un’area di 118.000 metri quadrati e potrà bruciare fino a 481.000 tonnellate l’anno. Il suo scopo dovrebbe essere quello di servire proprio la provincia etrusca, che al momento conferisce i propri rifiuti indifferenziati fuori regione, tra le province di Lucca, Terni e in Lombardia.

Ma per far pesare meno l’incredibile impatto che l’opera avrebbe sul territorio, i proponenti hanno inserito all’interno del dossier anche delle proposte di mitigazione ambientale, basate sul cosiddetto modello Copenaghen. Il camino – si legge nella nota dell’A2A pubblicata sull’articolo – può essere illuminato per avere un aspetto iconico nelle ore notturne. Oltre che fulcro visivo dell’impianto è anche elemento di interesse pubblico. Esso, oltre a rappresentare il punto finale del percorso visitatori e belvedere naturale verso il paesaggio circostante è anche possibile sede di attività ludiche, opportunamente organizzate e gestite. Le pareti del camino possono infatti ospitare pareti attrezzate per arrampicate sportive”.

Ma a prescindere dalla dettagliata descrizione presentata dal giornalista de Il Fatto Quotidiano, la costruzione dell’inceneritore sta incontrando una netta opposizione da parte della classe politica del territorio di Tarquinia e Civitavecchia. Infatti, i sindaci neoeletti dei due Comuni – tra l’altro entrambi leghisti – hanno già manifestato apertamente la loro contrarietà. ”Il nostro territorio è già duramente provato dalla presenza della centrale a carbone dell’Enel e quindi, l’amministrazione comunale, sin d’ora, si dice contraria a questa come a tutte le future iniziative legate a questo tipo di attività” ha tuonato il primo cittadino di Tarquinia, Alessandro Giulivi.

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