Non si arresta il momento di crisi della Unopiù. L’importante azienda di arredamento per esterni, con sedi in Italia, Francia, Spagna e Germania, vive da anni una situazione di instabilità finanziaria.
L’azienda infatti continua ad accusare pesantemente i colpi della crisi economica: l’amministratore delegato Christian Rauch ha attivato la procedura di mobilità da metà settembre, e parlato di 36 dipendenti in esubero oltre a consistenti tagli agli stipendi dell’attuale staff.
Così, dopo l’incontro in prefettura e l’intervento del sindaco di Soriano, Fabio Menicacci, anche Mauro Rotelli si schiera dalla parte dei lavoratori che da novembre rischiano di ritrovarsi disoccupati.
”Con il collega Walter Rizzetto presenteremo un’interrogazione a risposta immediata (Question Time) in commissione lavoro alla Camera dei deputati – afferma il deputato di Fratelli d’Italia su Facebook – Perché un’azienda come Unopiù con oltre 140 lavoratori, vive da 10 anni nell’incertezza. Dieci anni di ammortizzatori sociali e di speranze di ripresa aziendale mai effettuata”.
Con l’arrivo della recessione, la Unopiù non è stata in grado di contrastare l’enorme fardello del cambiamento economico e gli utili accumulati negli anni sono andati dispersi. L’azienda, il cui fatturato è arrivato a toccare quota 80 milioni di euro, si attesta ora intorno ai 25 milioni. Dopo aver superato alcuni assestamenti societari ed essersi esposti ai risultati di scelte d’investimento scriteriate, i dipendenti rischiano ora di dover pagare sulla loro pelle un prezzo salatissimo.
”Finiti gli ”aiuti di stato” 36 dipendenti rischiano il posto di lavoro – conclude Rotelli nel suo post -. Servono ammortizzatori sociali in deroga e subito un tavolo al Mise per definire al meglio la vertenza che coinvolge il personale”.