“Chi nasce facchino resta devoto a Santa Rosa per tutta la vita”. E se lo dice Roberto Capoccioni che è lo storico capofacchino c’è da crederci. Il loro spirito solidale non muore con il tempo anzi, con il tempo, si arricchisce di nuove esperienze. Lo sanno bene gli ex facchini che si sono ritrovati nei giorni scorsi a Pianoscarano per una cena di beneficenza.
“E’ stata una bella serata – racconta ancora Capoccioni – in cui abbiamo raggiunto i nostri obiettivi: aiutare la casa famiglia gestita dalle suore della Sacra Famiglia, con una fornitura di alimenti, e la vedova di un ciclista morto l’estate scorsa, ora in difficoltà”.
Si sono ritrovati per questa rimpatriata una sessantina di ex facchini: dai più anziani Luigi Matteucci e Loreto Sensi fino ai più giovani quali Ugo Cornacchi e lo stesso Roberto Capoccioni. Ma c’erano anche Raffaele Ascenzi, il ‘’papà’’ di Gloria, quello di “Sinfonia d’Archi” Vincenzo Battaglioni e Rocchetti, presidente ai tempi di Celestini.
“Non abbiamo fatto inviti particolari – dice Capoccioni – abbiamo detto a qualcuno e poi ha funzionato il passaparola. E’ stato bello ritrovarsi dopo che ognuno di noi ha trascorso la gioventù nel sodalizio. Attraverso questo momento conviviale siamo tornati indietro del tempo di decenni”.
A cucinare sono state le donne del circolo degli Amici di Pianoscarano che hanno proposto un menù da leccarsi i baffi: aperitivo, penne all’arrabiata, zuppa di funghi, spezzatino del facchino e crostata.
A tutti i partecipanti è stato dato un omaggio in ricordo della serata: una piccola ceramica con i ciuffi e la scritta “Sotto con il ciuffo e fermi!”.
La prossima cena è prevista per Natale.