Nuove opportunità occupazionali si aprono nella nostra città. E la buona notizia è che non esistono limiti di età, né di genere, né di altezza. Chiunque può trovarsi coinvolto. Già perché è un lavoro che ti sorprende, non si sceglie. È nata, in maniera casuale e su base volontaria, una nuova figura professionale: quella di “ausiliario” del turismo. I viterbesi, spesso considerati diffidenti e poco disponibili a confrontarsi con chi viene da fuori, si stanno dimostrando invece i migliori ambasciatori della città per i turisti. Tanto che sarebbe opportuno istituzionalizzare, appunto, la professione di “ausiliare” del turismo. Da quando sono iniziati i lavori su via Cairoli capita che i cittadini si ritrovino a dover svolgere la funzione di “navigatore”, non satellitare, per andare in soccorso ai conducenti di autobus turistici. Quest’ultimi, ignari di ciò che li attende, entrano da porta Fiorentina giungono in piazza San Faustino e… Come si arriva al Sacrario? Si guardano intorno sperduti alla ricerca di una qualche indicazione. Che non esiste. Scatta allora nei viterbesi presenti, oramai abituati al ripetersi di questi episodi, la solidarietà. Si prova a spiegare all’autista di turno il giro che dovrebbe fare per giungere alla meta agognata. Spiegazione che solitamente termina con “Non mi potrebbe accompagnare?”. Il senso civico e di ospitalità nei confronti di turisti tedeschi, giapponesi ed italiani impone di metterti a disposizione. Così ti fai un bel giretto a bordo del bus con i turisti che ti applaudono e ti acclamano come un eroe. Ecco, chi è interessato a questa nuova “professione” sappia che l’unica ricompensa che riceverà sarà il ringraziamento dei visitatori e la soddisfazione di aver evitato una brutta figura alla città.
Ma un cartello a Porta Fiorentina che indichi ai bus turistici di tenersi sempre sulla destra, di costeggiare le mura e al primo semaforo svoltare a destra per il Sacrario è davvero così difficile da realizzare? All’amministrazione comunale l’ardua risposta.