Il Fascino delle Rovine, un sipario che si alza da oltre un ventennio nei suggestivi spazi archeologici della Maremma, dopo La Pace di Aristofane, torna a Vulci con Iliade stasera e domani alle ore 18.
Il Teatro Studio ha portato in scena tutto Eschilo, Euripide o lavori del tutto originali, percorrendo strade antiche, boschi, parchi naturali (si ricordano solo “Baccanti” e “Sette contro Tebe” e “Cassandra”, sulla terra calda del Parco delle Biancane, per la particolare suggestione dovuta ai fumi dei soffioni, o sulla Rocca di San Silvestro, ma anche l’originale testo di Serafino Murri, “Arkhaikhos”, per la regia di Hal Yamanouchi o l’ultimo toccante lavoro tratto da “L’ultimo viaggio di Sindbad”, di Erri de Luca). Occorrerebbe molto tempo per ripercorrere questa ricchissima esperienza del Teatro Studio, chi fosse interessato potrà trovare immagini bellissime sul sito della Compagnia.
Incontrarli nei Parchi della Maremma è diventato un po’ meno frequente negli ultimi tre anni, ma fortunatamente quest’anno, abbiamo potuto di nuovo vederli all’opera, sia a Vulci, con La Pace in luglio, che in Maremma, Ghiaccioforte (qui si sono registrate 250 presenze, nell’ambito del Teatro nel Bicchiere).
L’ultimo appuntamento estivo col teatro antico site specific, sarà quindi con Iliade, 24 e 25 agosto, ore 18.00, presso il prestigiosissimo Parco Archeologico di Vulci.
Raccogliere il lavoro de “Il Fascino delle Rovine”, è stata una idea della direzione e della gestione del Parco di Vulci, rispettivamente e sapientemente curate da Carmelo Messina ed Emanuele Eutizi. La sensibilità dell’Assessore alla Cultura del Comune di Montalto di Castro, Silvia Nardi e del suo team, ha reso possibile la realizzazione di questi quattro eventi e ha aperto la strada ad una fruizione nuova del parco.
Grossi eventi si susseguono da anni, sia sul Castello che sul Parco Archeologico di Vulci, mancava però ancora qualcosa: qualcosa di più aderente alla storia e all’energia di quei luoghi, qualcosa che aiutasse il pubblico a percorrerli con occhi nuovi, coi sensi aperti, alla calda luce del tramonto.
“Dopo tanti anni di pionerismo – dice la Presidente del Teatro Studio Daniela Marretti – poi di conclamato successo, poi di inevitabile ridimensionamento in termini quantitativi – , fa piacere vedere che un progetto ed un esperienza come quella de Il Fascino delle Rovine, abbia ancora un senso. Ormai le esperienze di questo tipo si sono moltiplicate, per fortuna, la grande distribuzione ha iniziato a portare grossi nomi, vediamo musica, teatro e danza in ogni luogo e questo è un bene, per l’arte stessa, per il pubblico e per il territorio.
Tuttavia, il lavoro del Teatro Studi, continua ad avere una sua specificità: quella dell’ambientazione nuda e cruda, che rende il “site specific” veicolo di forte esperienza per il pubblico, veicolo di condivisione e ritualità. Non si tratta infatti solo di adattare ad uno spazio l’allestimento in questione, ma di farlo con modalità veicolanti l’ascolto del pubblico nei confronti degli elementi. Lavorare di giorno, senza supporti tecnici, senza alterare gli spazi, trasformano l’evento in qualcosa che va al di là della fruizione di un’opera teatrale.
PER INFORMAZIONI: biglietteria del Parco 0766870179 info@vulci.i www.vulci.it biglietto euro 10,00 – ingresso gratuito fino a 14 anni