Anche per quest’anno l’Ispra, ’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha presentato i dati del rapporto 2017 sul consumo di suolo realizzati con dettaglio a scala nazionale, regionale e comunale. Tra le zone più colpite da questo fenomeno spicca la presenza della costa viterbese, dove periodicamente si verificano seri problemi legati proprio al fenomeno dell’erosione.
Già da diversi anni ormai, complice anche il cambiamento climatico, Montalto di Castro è considerato tra i comuni che consumano maggiori quantità di suolo a livello italiano. Un primato pericoloso questo, che necessita di piani d’intervento concreti e di una strategia operativa che riesca se non a risolvere, quantomeno ad arginare questo annoso problema.
La Regione Lazio infatti, che secondo il dossier presentato dall’Ispra figura insieme a Sicilia e Campania tra le tre regioni d’Italia ad aver avuto il maggior aumento annuale di questo fenomeno, ha avviato da tempo incontri, studi e iniziative specifiche contro l’erosione e piani di ripascimento delle spiagge.
I numeri presentati dal rapporto poi non lasciano spazio ad interpretazioni: secondo questo studio, sono comuni piccoli o medio piccoli che mostrano una maggiore tendenza a consumare suolo e Montalto di Castro, con 65 ettari di nuovo consumo di suolo tra il 2015 e il 2016, insieme a Eboli (Salerno, 57 ettari), e Alcamo (Trapani, 52 ettari) sono i comuni dove l’incremento è stato maggiore in valore assoluto.
Sul litorale viterbese arrivano praticamente ad anni alterni gli interventi di navi idrovore che hanno il compito di portare a riva migliaia di metri cubi di sabbia, prelevati al largo del mare, per ridare ampiezza ad un tratto di arenile eroso durante i vari inverni dalle numerose mareggiate.
Montalto inoltre appartiene a quella serie di territori della Regione, tra cui sono inclusi anche Fiumicino e Terracina, sui quali per effetto del progetto “Intercoast, la difesa strategica delle zone costiere del Mediterraneo dagli effetti dell’erosione e dei cambiamenti climatici nell’ambito dello sviluppo sostenibile integrato” viene svolta un’analisi pilota per una valutazione dei fabbisogni sullo sviluppo sostenibile dei litorali, la ricerca delle risorse strategiche di sabbia e la loro caratterizzazione, la governance della difesa costiera e la cooperazione per un modello mediterraneo di gestione integrata delle zone costiere.