Da oggi, e per tutti i venerdì, la rubrica di ViterboNews24 ”In bocca al coccodrillo”, avrà un suo blog dedicato qui su ViterboPost.
Un giorno tanto lontano nel tempo da essere diventato un momento indefinito della memoria, il coccodrillo, ancora piccolo e alle prese con il primo anno di scuola elementare, trovò sul banco un test dedicato al tempo. La maestra aveva preparato una verifica scritta: c’era una serie di voci riferite alle più svariate attività e per ciascuna era stato lasciato uno spazio bianco in cui gli alunni avrebbero dovuto scrivere la durata effettiva di ogni azione, dando una misura corrispondente a secondi, ore, mesi, anni, etc. La verifica fu una vera impresa per il coccodrillo che si soffermò a lungo sulla possibilità che le canzoni durassero ore e non minuti: del resto, quando lo zio ascoltava la musica classica non rimaneva per qualche ora chiuso nella sua camera? Anche la durata di un film fu difficile da stabilire: bisognava tenere conto del tempo trascorso a partire dai titoli di apertura fino a quelli di coda o era meglio misurare il tempo che i protagonisti sembravano trascorrere insieme? E non parliamo del quesito riferito al bacio: quanto potrebbe durare un bacio se uno non lo ha mai sperimentato e se le coccole della mamma sono così calde a accoglienti da sembrare lunghe anni?
Insomma, come avrete capito, la questione del tempo e della sua misurazione si rivelò più difficoltosa del previsto. Finì che le canzoni durarono ore, i baci secoli e i film decenni. O, meglio, di questo era certo il coccodrillo. Ma ebbe il dubbio che non gli venisse chiesta la sua particolare percezione degli accadimenti. E allora modificò con calma ogni singola risposta. Ma sulle canzoni fu irremovibile: “ore” fu quello che scrisse e non tornò indietro.
Immaginerete lo stupore del nostro alligatore quando, pochi giorni fa, si è trovato a sgranocchiare un libro del 2011 dedicato proprio allo scorrere del tempo e al modo in cui questo può essere misurato. Il volume si intitola “Tic Tac Un minuto dura un biscotto” ed è stato magistralmente scritto da Valentina Muzzi. Si tratta di 48 pagine destinate ai più piccoli che ancora faticano ad ascoltare il tic tiac dell’orologio e non sanno che, se a piantare un seme nella terra ci vuole soltanto minuto, dovranno aspettare anni per vedere crescere una pianta e altri anni ancora per ammirare un albero rigoglioso. Pian piano scopriranno che le candeline sulla torta di compleanno si possono spegnere in un solo secondo con un bel soffio e che, per preparare proprio quella torta, ci vorrà invece un’ora di aiuto da parte della mamma.
Basta solo un minuto per fare la pipì, ma ci vogliono ere per vedere le trasformazioni della terra.
E, mentre imparano a misurare in maniera oggettiva e precisa il trascorrere del tempo e a quantificarlo a seconda delle azioni, i piccoli lettori capiranno che esiste anche un altro tempo, quello che si misura in base al proprio stato d’animo. Per questo al coccodrillo ogni canzone sembrava lunga ore e ore: era così bello ascoltare ogni singola parola e ogni accordo da dimenticare il fatto che in cinque minuti si sarebbe tutto esaurito e da riuscire invece a dilatare il tempo della canzone e a renderlo molto più lungo. Per lo stesso motivo ancora oggi le coccole del coccodrillo non durano minuti ma secoli: la sensazione di amore che lasciano in questo mondo non si dissolve in fretta, ma aleggia per molto tempo e a volte giunge inaspettata. Alcune attese possono sembrare eterne, alcuni baci possono sembrare secondi, alcuni insulti possono sembrare anni. Ed è bene che i bambini colgano la differenza tra il tempo reale e quello percepito e che sappiano ascoltare il ticchettio del loro orologio interiore. Saranno le lancette di quest’ultimo a indicare loro la misura che vogliono dare a ogni azione della loro vita.
Tic Tac Un minuto dura un biscotto
Valentina Muzzi
Editore Sinnos
Consigliato ai bambini dai 3 anni in su e ai grandi difensori del proprio tempo