Il momento è delicato, inutile girarci intorno, per una Viterbese che nella ultime quattro partite di campionato ha incamerato due soli punti. Anche se – potrebbe sembrare un paradosso ma un paradosso non è – nelle suddette quattro gare non ha giocato peggio o con minore intensità che in precedenza. Il momento è delicato anche per la serie degli infortuni che negli ultimi tempi hanno letteralmente falcidiato la truppa gialloblu, al punto da portarla con l’organico decimato alla vigilia della gara di oggi. Una gara che diventa oltremodo difficile in un momento particolarmente delicato. Viterbese – Olbia, ore 14,30 stadio Enrico Rocchi, così è se vi pare.
Giovanni Cornacchini, alcuni lo scoprono adesso, non è uno che si abbatte facilmente. Almeno quando c’è da trattare di calcio, una delle ragioni della sua vita. “Cosa volete che vi dica –ammicca con un sorriso che sembra di circostanza – il momento non è particolarmente positivo per noi. Però cercare alibi e piangersi addosso non frutta niente, anzi ti deprime, ed allora proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno, come si dice. Se è vero come è vero che l’obiettivo della Viterbese è un campionato dignitoso, cercando di conquistare la migliore posizione possibile nella griglia dei play off, io dico che ci siamo. Partiti forte, ultimamente stiamo soffrendo un po’ sul piano dei risultati, ma ci siamo e guai a mollare. Il campionato è lungo e molto equilibrato; fatta eccezione per quelle due o tre realtà che tutti conosciamo, nel girone le differenze sono sottili e può capitare di trovarsi oggi nel gruppone e tra una settimana tra le elette. Mi pare insomma fuori luogo il pessimismo o la delusione che vedo in giro e se qualcuno si era illuso di poter arrivare sopra l’Alessandria forse ha sbagliato qualche valutazione”.
Sfogo comprensibile del tecnico nel corso dell’incontro con la stampa del venerdì, uno sfogo che potrebbe rischiare di far passare in secondo piano questa gara con l’Olbia. “Assolutamente no – toglie subito il dubbio Cornacchini – alla squadra sarda ci stiamo pensando da domenica sera e tutti noi sappiamo che sarà uno scoglio difficile da superare. Tutti noi però abbiamo lavorato duro, come ogni settimana, e siamo pronti per questa che sarà una gara difficile contro un avversario che merita la massima considerazione, con giocatori, giovani e meno giovani di ottima qualità, bravi a tenere sempre in mano il pallino. Certo, avrei preferito lavorare con la squadra al completo, ma il calcio è anche questo ed io sono e rimango sereno e fiducioso sul fatto che coloro che andranno in campo saranno in grado di dare qualcosa in più anche per coloro che sono assenti”.
Formazioni fatte o quasi, da una parte e dall’altra. L’Olbia, che scenderà in campo con il lutto al braccio in ricordo di Franco Rusconi, ex presidente scomparso ad inizio settimana, lamenta le assenze di capitan Cossu (squalificato), Auriemma, Feola, Dametto e Scanu (problemi fisici), ma recupera dopo squalifica Piredda che torna a presidiare il centrocampo. Mister Mignani dovrebbe confermare il 4-3-1-2 malgrado l’assenza di Cossu (Kouko o Murgia al suo posto?). Lo stesso assetto proporrà la Viterbese, che sul fil di lana recupera Belcastro (lo scorso campionato, contro l’Olbia, a segno sia all’andata che al ritorno) e Bernardo, e che non cambia malgrado le assenze che sono numerose e pesanti.
Le probabili formazioni:
VITERBESE (4-3-1-2): Iannarilli; Pandolfi, Scardala, Dierna, Varutti; Marano, Cuffa, Cenciarelli; Belcastro; Diop, Neglia. All. Cornacchini.
OLBIA (4-3-1-2): Carboni; Pinna, Miceli, Quaranta, Cotali; Geroni, Piredda, Muroni; Kouko, Capello, Ragatzu. All. Mignani.
ARBITRO: Luca Massimi di Termoli.
ASSISTENTI: Pasquale Capaldo (Napoli), Antonio Severino (Campobasso).