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“Sgarbi continua a voler bene a Viterbo”

Il sindaco Leonardo Michelini smorza i toni dopo la sfuriata del critico d'arte

Il sindaco Leonardo Michelini con Vittorio Sgarbi; alle spalle l'assessore Barelli

Il sindaco Leonardo Michelini con Vittorio Sgarbi; alle spalle l’assessore Barelli

“Conosco bene Vittorio Sgarbi e sono sicuro che quello è stato solo lo sfogo dettato da un momento di rabbia, ma sono altrettanto certo che il suo affetto nei confronti di Viterbo è immutato”. Leonardo Michelini sorride quando ripensa al video in cui il critico d’arte si lascia andare ad espressioni abbastanza pesanti nei confronti della Città dei Papi. Il motivo del contendere? La notizia che una mostra da lui organizzata, in programma per Natale a Viterbo, e dedicata a Francis Bacon non si sarebbe più fatta.

Sgarbi  si trova a Firenze, dove sta inaugurando la mostra di Girolamo Ciulla, quando riceve la telefonata dell’assessore al turismo e ai grandi eventi Giacomo Barelli che fa appena in tempo a dirgli che la mostra è saltata e viene investito da una sequela di improperi e insulti, prima che la comunicazione venga improvvisamente chiusa. I collaboratori provano a chiedergli chi fosse dall’altro capo della cornetta e qui si scopre che l’interlocutore è proprio l’amministratore viterbese. E si scopre pure che la mostra sarebbe stata composta da quattro dipinti (due di Francis Bacon, gli altri di Pietro Martire Neri e Kokocinsky) legati dal fatto che rappresentano tutti papa Innocenzo X, ritratto da Velasquez. Costo dell’operazione 12mila euro, che evidentemente il Comune di Viterbo non ha.

Vittorio Sgarbi con Giacomo Barelli a Viterbo

Vittorio Sgarbi con Giacomo Barelli a Viterbo

Da qui l’ira funesta di Vittorio Sgarbi che ne dice di tutti colori fino a concludere: “Che tolgano il mio nome dalle loro ca…o di cose, non li voglio più sentir nominare. E che tolgano il mio nome dalla loro ca…o di città capitale europea della cultura”. Il tutto ripreso dalle telecamere di Repubblica Tv e immesso in rete dove il video diventa immediatamente virale con decine di migliaia di visualizzazioni. Il sindaco vuole circoscrivere l’episodio: “Credo che si sia trattato – sottolinea – soltanto di uno sfogo, derivante dalla delusione per la mancata concretizzazione del progetto della mostra. Sono cose che capitano a tutti… Non drammatizziamo perché sono situazioni all’ordine del giorno”. D’accordo, ma Sgarbi ha usato parole piuttosto pesanti… “Lui è fatto così, non dobbiamo meravigliarci. Lo ha fatto diverse volte anche in televisione davanti a milioni di telespettatori. In quel momento, l’interlocutore poteva essere chiunque e lui avrebbe avuto la medesima reazione. Peraltro l’assessore Barelli è stato corretto perché gli stava dicendo che la mostra non si poteva fare”.

Insomma, incidente chiuso? “Penso proprio di sì. Vittorio, sbollita la rabbia del momento, capirà che non c’era cattiva volontà, ma solo una reale impossibilità. E sono sicuro che non porterà rancore e che continuerà a volere bene a Viterbo. Anzi, sono proprio convinto che non appena potrà, tornerà in città e sarà il primo ad abbracciare Giacomo Barelli per poi prendere un caffè insieme. Ripeto: lui è fatto così e spessa usa toni un po’… goliardici, ma a bocce ferme l’episodio rientrerà nell’alveo di una dialettica, un po’ vivace certo, ma nulla di più”.

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