Dove eravamo rimasti? Alla fatidica domanda, l’amico buontempone soleva rispondere sempre con la stessa frase: “A caro amico, ti scrivo…”. Semplicemente per dire che le cose erano rimaste immutate, senza sostanziali novità. Beh, a Monterazzano, si è esattamente all’incipit del celebre brano di Lucio Dalla. Il primo novembre, la data che era stata fissata dalla stessa Regione Lazio, per l’apertura operativa di una struttura residenziale per ragazzi in difficoltà, passerà invano senza che da Roma sia arrivato un qualche cenno che il progetto a suo tempo presentato sia stato preso in considerazione e/o valutato e/o approvato. Tutto fermo, tutto immobile.
E allora che cosa si fa? Si festeggia comunque con una “non inaugurazione”. L’iniziativa è della Fondazione Oltre Noi onlus, che riunisce tredici associazioni di volontariato che nel territorio si interessano di disabilità fisica, psichica e sensoriale e, più in generale, di disagio sociale. Allora, martedì prossimo, l’appuntamento è alle 11 per la messa che don Sergio Tardani officerà nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore di Monterazzano. Al termine gli amici del “Circolo Amici di Pianoscarano Giulio Selvaggini” aiuteranno i soci della Fondazione a preparare caldarroste e un po’ di bruschetta per tutti; se il tempo lo consentirà la colazione sarà all’esterno dell’ex Agrinido; altrimenti don Sergio ha già garantito ospitalità nei locali della chiesa.
“Grazie ad un finanziamento regionale finalizzato alla realizzazione di una struttura residenziale per il ‘Dopo di Noi’ nella provincia di Viterbo – sottolinea il presidente di Oltre noi onlus, Maurizio Casciani – il Distretto Socio Sanitario VT3, di cui il Comune di Viterbo è capofila, aveva individuato nello scorso mese di gennaio l’ex Agrinido di Monterazzano per la realizzazione di un progetto di ‘Abitare Autonomo’ che potesse accompagnare 6 ragazzi/e in difficoltà in un percorso di autonomia abitativa, sociale e lavorativa”.
“Con apposito avviso pubblico – continua Casciani – le organizzazioni del Terzo Settore erano state invitate, nello scorso mese di marzo, a presentare proposte progettuali, nel rispetto delle direttive emanate dalla Regione Lazio. La Fondazione Oltre Noi con grande impegno ed entusiasmo aveva raccolto l’invito, scorgendo in questo finanziamento una grande opportunità per iniziare a realizzare strutture per il ‘Dopo di Noi’ anche nel territorio della Tuscia, e per dare un forte segnale di discontinuità alle centinaia di famiglie che vivono con angoscia questa problematica. La proposta progettuale elaborata dalla Fondazione, approvata dal Distretto prima e dall’Ambito Territoriale poi, l’8 giugno è stata trasmessa alla Regione per la ratifica ma, purtroppo, da allora, non si sono più avuti riscontri ufficiali”.
“Per i 1350 soci che aderiscono alle Associazioni che costituiscono la Fondazione Oltre Noi – sottolinea il presidente Casciani – il 1 novembre è un giorno amaro perché coincide con il giorno entro cui, secondo quanto disposto dalla Regione Lazio, la struttura sarebbe dovuta essere operativa, cosa che non avverrà per lungaggini burocratiche. Abbiamo allora pensato di trasformare una giornata dolorosa in un momento lieto, offrendo una piccola merenda ai nostri ragazzi fuori dall’ex Agrinido”.
Tutti naturalmente sono invitati a partecipare e l’invito è esteso al sindaco di Viterbo e tutti gli assessori: “L’incontro – conclude Maurizio Casciani – potrebbe così rappresentare un’occasione propizia per fornire alle famiglie indicazioni in merito alle azioni dell’amministrazione comunale sull’argomento.”