La proposta di legge sulla valorizzazione della filiera corta in agricoltura è ambiziosa, ma necessita di risorse economiche adeguate. La dotazione finanziaria prevista nel testo in discussione in Consiglio regionale non è sufficiente a rendere questa legge davvero efficace per i produttori, le famiglie e i nostri piccoli cittadini consumatori.
Si tratta di un testo condiviso, anche se arriva con due anni di ritardo, ma possiamo migliorarlo ulteriormente. Penso al tema delicato della sicurezza e della qualità alimentare su cui si deve puntare in modo deciso; alle attività di informazione e sensibilizzazione che ritengo debbano vedere anche il coinvolgimento delle realtà produttive del territorio, in forma singola o associata; o a quello, altrettanto importante, degli organismi geneticamente modificati su cui sarebbe utile disporre di elementi scientifici, prima di assumere decisioni che impattano sui cittadini. I nostri emendamenti vanno nella direzione di rafforzare la sicurezza alimentare e prestare doverosa attenzione ai giovani cittadini dando loro la possibilità di fruire della filiera corta e dei prodotti di qualità nelle mense scolastiche e negli altri luoghi di aggregazione giovanile. Proponiamo poi di estendere, oltre ai Comuni, anche ad altri enti territoriali pubblici la possibilità di sviluppare politiche di sensibilizzazione sulla filiera corta e le produzioni agricole locali. Tutto ciò, tuttavia, non può prescindere da una dotazione finanziaria appropriata e mi auguro che su questo la giunta garantisca la giusta sensibilità, altrimenti approveremo un lodevole manifesto di buone intenzioni che non avrà le ricadute sperate sul territorio.
Daniele Sabatini
Capogruppo Cuoritaliani in Regione Lazio