“Una gara sospesa per par condicio è una cosa assurda che non si era mai vista prima”. All’asilo nido comunale “I cuccioli” la fornitura per le derrate alimentari, necessarie per cucinare pasti freschi, ancora non c’è e sull’argomento è già pronta l’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Luigi Maria Buzzi. Che ha presentato istanza di accesso agli atti e che ripercorre passo passo tutta la vicenda.
“In realtà la gara, dall’importo totale di 24mila euro, non è stata sospesa per eccesso di ribasso – spiega Buzzi – ma è stata bocciata per par condicio”. Cioè? “Trattandosi di un affidamento diretto, il Comune ha invitato tramite raccomandata 5 o 6 ditte – continua -partendo da una base d’asta di 2,87 euro a pasto. Negli anni passati, invece, era di 2,86. Evidentemente le aziende non hanno ritenuto la cifra conveniente, tanto che la proposta è arrivata da una sola ditta, che in precedenza si era già aggiudicata la fornitura a 2,86 euro a pasto. Una proposta senza ribasso, pari ai 2,87 euro di base d’asta richiesti dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune. Ed ecco la sorpresa da parte della commissione giudicante, che, a fronte del mancato ribasso, ha sospeso l’assegnazione perchè ‘non si rispetterebbe la par condicio nei confronti delle altre aziende’. Siccome l’unica partecipante non ha ribassato, si sospende per par condicio, anche se 2,87 è la base d’asta posta dal Comune. Siamo all’assurdo”.
Così non si è potuti entrare nel merito della qualità e della congruità dell’unica offerta. “A questo punto è lecito chiedersi – riprende il consigliere di FdI – quale garanzie di qualità della fornitura dia l’affidamento diretto. Se escludiamo un’offerta pari alla base d’asta perché non ha fatto ribasso, quali saranno i criteri di monitoraggio dei cibi? Se non accetti un’offerta pari alla somma che tu Comune stesso hai messo a gara, come la controlli la qualità? Cosa gli diamo da mangiare a questi bambini?”. Queste domande Buzzi intende girarle all’amministrazione durante la prossima seduta di consiglio comunale, attraverso un’interrogazione urgente. “Fare ribassi d’asta sulla qualità, specie in situazioni così delicate – conclude – è sempre controproducente. L’esclusione per par condicio a fronte di un mancato ribasso è una cosa ai limiti dell’assurdo” Intanto al nido ”I cuccioli” è stato prorogato l’affidamento del servizio di refezione alla ditta Serenissima, ad un prezzo di 4,99 euro a pasto, tra i mugugni dei genitori dei bambini, che restano in attesa della nuova gara per la fornitura delle derrate.