Alessandra Troncarelli, assessore ai servizi sociali
Ancora niente pasti cucinati freschi per i bambini del nido comunale “I cuccioli”. Dopo il disguido con la gara per le forniture alimentari, sospesa dal Comune di Viterbo per eccesso di ribasso dato che nessuna ditta era risultata adeguata agli occhi della commissione giudicante in merito all’adeguatezza tra la qualità del cibo e il prezzo di 2,87 euro a pasto, la cuoca in servizio presso la struttura resta ancora suo malgrado con le mani in mano. Per mancanza di materie prime da mettere in pentola e da servire poi nei piatti dei più piccoli.
Il servizio di refezione, dunque, per altre due settimane ancora è stato affidato alla ditta Serenissima, che fornisce pasti confezionati già ad altri istituti scolastici del capoluogo: il Comune ha già provveduto, con una determina del 27 settembre scorso a firma del dirigente dei Servizi sociali Alfredo Fioramanti, a stanziare l’importo per i 33 pasti giornalieri forniti a ”I Cuccioli” dal 12 al 27 settembre. Un importo di 2460 euro per 15 giorni.
La proroga delle prossime due settimane dovrebbe servire ai Servizi sociali per espletare la gara da 24mila euro per la fornitura delle derrate alimentari, così che a breve si possa cominciare a far funzionare le cucine dell’asilo. Molti dei genitori dei bambini che frequentano quel nido, infatti, lo avevano scelto proprio per la mensa interna e adesso mal digeriscono la soluzione tampone adottata da Palazzo dei Priori.
