Primo (piccolo) passo in avanti per il progetto di stabilimento termale in zona Paliano, lì sulla Cassia Sud. In un consiglio comunale in cui la maggioranza è presente praticamente (e stranamente) al gran completo (manca solo Melissa Mongiardo) si approva la realizzazione della strada di collegamento che dalla Statale porterà all’area adibita a terme. E d’altronde se non ci si può arrivare con una certa facilità, come si può pensare di creare un importante insediamento produttivo? Il centrosinistra vorrebbe procedere spedito anche sulla parte più sostanziosa discutendo del progetto nella sostanza e Sergio Insogna (Gal) non si lascia scappare l’occasione per una battuta: “Stasera ci siete quasi tutti e, siccome non capita spesso, capisco che volete correre…”.
Intanto, è opportuno sottolineare che la strada di collegamento è stata richiesta dall’Astral e ha ricevuto anche l’ok della Sovrintendenza perché ad un certo punto attraversa un antico basolato romano: niente pausa, si fa sopraelevata di una cinquantina di centimetri e il tratturo viene praticamente interrato. Dice: ma non è la maniera migliore per recuperare e valorizzare una preziosa testimonianza del passato? Quisquilie: la strada si fa e basta. Vota a favore anche parte dell’opposizione (il progetto risale all’epoca di Giulio Marini sindaco e Claudio Ubertini assessore) e quindi la proposta passa a larghissima maggioranza. Che si ripete anche di fronte alla richiesta di immediata operatività.
Qualche distinguo comincia a nascere, in ambito dello stesso Pd, quando bisogna entrare nel merito. Paolo Simoni (Oltre le mura) chiede l’anticipazione della discussione del punto specifico; i democrat hanno bisogno di chiarirsi le idee tra di loro e quindi chiedono una sospensione. Accordata. Al rientro in aula, la minoranza comincia ad alzare un po’ la voce perché vorrebbe avere più tempo a disposizione per studiare le carte, soprattutto la proposta di convenzione che circola in aula in maniera un po’ clandestina. Spegne il focolaio della polemiche, l’assessore all’urbanistica Raffaela Saraconi spiegando che quella è solo una proposta unilaterale della Free Time (la società che intende realizzare il complesso termale) e che non è stata neppure presa in considerazione né tanto meno approvata: “La convenzione è un atto bilaterale stipulato tra le parti – sottolinea -. Quando sarà definita, il consiglio comunale ne sarà puntualmente informato per procedere all’approvazione”. La spiegazione convince e placa gli animi; poi ci pensa Francesco Serra (Pd) a lanciare la mediazione che mette d’accordo tutti: in questa seduta di consiglio ascoltiamo solo la lettura della delibera; giovedì prossimo andremo avanti con la discussione. Così sia: la Saraconi procede e poi tutti a casa. Sono le otto abbondanti: l’ora dell’aperitivo è passata, ma per cena si è nettamente in tempo. Ci si vede tra una settimana.