Dice, serve una svolta. Ok, ma da cosa partiamo? Dalla poesia, logico. Sennò da cos’altro?
E così nel 2011 in California nasce l’evento più esteso a livello planetario, dedicato alla poesia, e denominato “100 thousand poets for change”. Una cosa pressoché incredibile, che da allora ad oggi tira avanti senza problemi, e che anzi si espande qua e là a macchia d’olio riscuotendo successo ovunque si posi (o prosi, per rimanere in tema, battutaccia).
Cinque anni dopo, e cioè in questo 2016, “Centomila poeti per il cambiamento” sbarca anche nella Tuscia. Un debutto da seguire. Epicentro della faccenda Monterosi, organizzatori invece quelli dell’associazione culturale Biblos, patrocinati dal Comune locale.
L’appuntamento è fissato per sabato 24. Dalle 21 e fino alle 22.15 (con questi non si scherza in quanto a precisione) nel piazzale prospiciente il Palazzo comunale, via Urbano del Drago.
“Il tema su cui si svilupperà l’evento riguarderà il sentimento dell’empatia che sta alla base di tutte le forme di dedizione, di sacrificio e altruismo – spiegano dall’organizzazione – volendo con l’occasione esprimere anche un segno di solidarietà verso le popolazioni colpite dal recente terremoto nel centro Italia”.
Non mancherà inoltre la madrina d’onore, l’attrice Alessia Francescangeli. Per la lettura dei testi poetici inoltre, selezionati dalla scrittrice Loriana Lucciarini, si alterneranno le voci dell’attore Riccardo Giacomini e dell’attrice-cantante Claudia Tortorici, con l’accompagnamento musicale curato dal maestro Valerio Andreoli e da alcuni componenti della banda musicale “Santa Cecilia” di Monterosi, sotto la guida di Matteo Taratufolo. Nel corso della serata si esibirà anche la cantante Elisabetta Gismondi.
Al termine del “Centomila poeti per il cambiamento” sarà infine realizzata una raccolta fondi a cura della Croce rossa italiana, comitato locale di Nepi-Castel Sant’Elia-Monterosi, in favore degli aiuti alle popolazioni colpite dal sisma nel centro Italia.
L’ingresso è completamente gratuito, è una ventata di poesia non può che far bene.