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L’amatriciana di Cambridge vale 1232 euro

Tanto ha raccolto per i terremotati il viterbese Andrea Scaramuccia nel suo ristorante

Lo staff del ristorante "Tradizioni" di Andrea Scaramuccia

Lo staff del ristorante “Tradizioni” di Andrea Scaramuccia

L’amatriciana made in Cambridge vale 1232 euro. E’ la cifra definitiva raccolta dal viterbese Andrea Scaramuccia che, per aiutare concretamente le popolazioni colpite dal sisma della scorsa settimana, ha organizzato nel suo locale “Tradizioni – Italian Pasta & Pizza” nella città universitaria inglese una tre giorni in cui chi ordinava quel piatto tipico italiano, lo pagava dieci sterline che sarebbero state devolute interamente alle vittime del terremoto. L’iniziativa denominata “La grande abbuffata” ha riscosso un clamoroso successo perché alla fine sono stati oltre cento i clienti che hanno potuto gustare la pietanza (cucinata nel modo giusto, di certo non con lo stile anglosassone…) e contribuire fattivamente alla rinascita di quelle terre. “Help Amatrice”, insomma, ha centrato in pieno l’obiettivo.

Sul suo profilo Facebook, Andrea Scaramuccia esulta: “Finita questa tre giorni di passione, sofferenza, amore e ancora passione. 1232 sterline per aiutare Amatrice. 1232 grazie a tutti i nostri valorosi clienti italiani, inglesi e stranieri”. Un successo, dunque, che ha coinvolto non solo i nostri connazionali che vivono e studiano da quelle parti, ma anche la clientela non italiana, evidentemente convinta a dare una mano non solo dalla qualità del piatto proposto (l’amatriciana è conosciuta davvero in tutto il mondo), ma soprattutto dalla nobiltà del gesto. Doverosa da parte di Andrea  la citazione di chi ha lavorato sodo in cucina e in sala: “Ringrazio in particolare tutto il nostro staff che si è spaccato la schiena per questi tre giorni: Antonio Quaceci, Viviana Nuzzo, Tristan Currie, Hector Galindo, Nagy Zoltàn e Valentina Maria Nunzia”.

Con l'amatriciana un aiuto concreto da Cambridge ai terremotati

Con l’amatriciana un aiuto concreto da Cambridge ai terremotati

Proprio quest’ultima risponde al post con un messaggio toccante: “Onorata di aver fatto il mio piccolo per Amatrice, anzi grazie a te che hai messo a disposizione la tua cucina nonché parte della tua vita”. Un pezzo di Italia che si fa onore e che si fa apprezzare in un Paese in cui la puzza sotto il naso e le critiche (ad essere teneri…) verso gli “italians” sono all’ordine del giorno. E i commenti sono tutti improntati ai ringraziamenti verso un gesto che davvero qualifica che lo ha compiuto.

Ma il progetto di aiuto non si ferma: domani sera sempre “Tradizioni” organizza per cena un giro pizza totalmente gratuito durante il quale chi vorrà potrà fare offerte che andranno ad impinguare il tesoretto raccolto con l’amatriciana. Un altro piccolo, grande segnale che il cuore dei viterbesi (anche quando sono all’estero) continua a battere forte per la terra natia. Ancora grazie, Andrea.

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