Arriva il mese di settembre e la “regina” di Sutri si riappropria puntualmente del suo scettro: già, il fagiolo della cittadina in provincia di Viterbo ha un nome nobile, un gusto inconfondibile e una versatilità che si presta ai più svariati accoppiamenti in cucina. Non a caso Carlo Magno fu uno dei primi estimatori di questa varietà che appartiene alla famiglia dei borlotti, ha grandi dimensioni e un colore bianco crema con screziature rosse: una delizia da assaggiare oggi e domani, e ancora il 10 e l’11 settembre, all’edizione numero 42 della Sagra ad esso dedicata. Due fine settimana consecutivi nei quali tra musica dal vivo, bande e spettacoli vari, sarà possibile gustare i fagioli “regina” conditi con un filo d’olio della Tuscia ma anche con salsicce, cotiche, gnocchetti e insalata nelle tipiche ciotole di terracotta, insieme a gustose specialità alla brace e all’ottimo vino della zona.
Leggenda vuole che Carlo Magno, dopo aver mangiato troppo alla corte papale durante i festeggiamenti per la sua incoronazione ad imperatore, venne colpito da un attacco di gotta nel territorio di Sutri e guarito con questi fagioli. Di certo questo prodotto è fortemente radicato nel territorio almeno dal ‘700, quando, alle colture di canapa dimesse a causa del loro sempre minore impiego, si sostituirono quelle di fagioli. L’acidità dei terreni della zona, l’elevata umidità dell’aria e le temperature basse tipiche delle piccole valli dove viene coltivato danno vita a una varietà dal gusto unico e dalla buccia che si mantiene particolarmente tenera dopo la cottura.
A fare da cornice alla manifestazione sarà lo splendido centro storico di Sutri, ultima tappa sulla via Francigena prima di arrivare a Roma. Un piccolo gioiello che conserva tesori come il Parco Archeologico di un’antichissima Necropoli etrusco-romana con le suggestive tombe rupestri che sorgono proprio davanti alla via Cassia, l’Anfiteatro Romano e il Mitreo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta con la cripta di epoca longobarda e la Chiesa Templare di Santa Maria del Tempio, utilizzata come tappa nel cammino sull’antica via Francigena che dalla Cattedrale di Canterbury portava a Roma. Vero e proprio cuscinetto geografico tra l’Etruria a Nord e a Ovest, l’Agro Falisco a Est e Roma a Sud, Sutri sorge su un alto sperone tufaceo che domina, oggi come ieri, la via Cassia: una posizione strategica che l’ha resa nei secoli snodo fondamentale per lo sviluppo della civiltà etrusca prima, e di quella romana poi.